Studenti cinesi obbligati a produrre la Playstation 4?

Secondo diversi siti web cinesi Foxconn avrebbe usato studenti per produrre PS4. Sembra che l'università coinvolta abbia obbligato i giovani a partecipare a questa sorta di tirocinio non retribuito.

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a cura di Roberto Caccia

Migliaia di studenti cinesi sono stati obbligati a lavorare nelle catene di montaggio di PS4 presenti negli impianti di Foxconn. La notizia, riportata da China.com e da diversi siti web cinesi, sembra gettare nuove ombre su Foxconn, dopo le numerose inchieste sulle condizioni lavorative negli stabilimenti di questo colosso della tecnologia.

Tutto nasce da un programma di studio simile allo stage istituito dalla Xi'an Technological University, in collaborazione con l'impianto di Foxconn situato nella città di Yantai. L'iniziativa è partita ad agosto ed è finita a ottobre, e a quanto pare sembra che gli studenti non potevano rifiutarsi di partecipare.

Nuove ombre sugli stabilimenti di Foxconn, questa volta tocca a PS4

Sembra infatti che il programma fosse necessario per proseguire gli studi o ottenere la laurea e alcuni studenti riferiscono che un abbandono anticipato sarebbe costato sei crediti scolastici. Si parla inoltre d'incarichi non inerenti ai vari corsi di studio, compresi alcuni lavori manuali.

Wang Yiran, uno studentessa che ha partecipato a questa sorta di tirocinio obbligatorio, racconta di essere stata al lavoro proprio sulla catena di PlayStation 4, facendo lavori ripetitivi tutto il giorno come rimuovere le pellicole protettive dalla console e attaccare adesivi.

La studentessa spiega inoltre di aver lavorato a ritmi sostenuti, per turni di 11 ore al giorno o ancora più lunghi nel caso ci fosse bisogno di fare straordinari, con una pausa pranzo di trenta minuti e un break mattutino di dieci minuti. Un altro studente ha confermato le dichiarazioni di Wang, spiegando di essere stato obbligato a inserire i manuali e i cavi di PS4 nelle confezioni e trasportare le scatole.

L'immagine, ripresa da numerosi siti web cinesi, immortala alcuni studenti presso gli stabilimenti di Foxconn

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Foxconn ha smentito queste dichiarazioni, spiegando che i suoi lavoratori sono tutti volontari e che non ha interesse nell'impedire ai propri dipendenti e "tirocinanti" di lasciare il posto di lavoro, se questa è la loro scelta.

La Xi'an Technological University ha rifiutato di commentare riguardo l'obbligo di partecipare a questo programma, lasciando intendere che effettivamente ci sia qualcosa d'irregolare nella vicenda, e non ha risposto nemmeno a domande su eventuali commissioni per la fornitura di quella che è a tutti gli effetti manodopera gratuita.

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L'unico commento fornito dall'Università riguarda il fatto di aver agito legalmente e di aver fornito agli studenti un'occasione per imparare qualcosa sulla società e sulle "esperienze di vita". Sony non ha ancora commentato la vicenda. Non è da escludere che gli studenti abbiano lavorato anche su altre catene di montaggio, anche se ovviamente il nome di Sony e soprattutto di PS4 sono quelli che fanno più rumore, soprattutto a poche settimane di distanza dal debutto della nuova console.

Aggiornamento: Sony ha preso le distanze dalla vicenda e si aspetta che Foxconn aderisca al codice di condotta dei fornitori emesso dall'azienda nel 2005, un codice volto a tutelare il rispetto delle condizioni lavorative, dei diritti umani e la tutela dell'ambiente.