Bethesda Game Studios continua a lavorare a pieno regime su The Elder Scrolls 6, ma Todd Howard lancia un messaggio chiaro alla community: serve ancora pazienza. Il leggendario game director ha confermato che lo sviluppo del sesto capitolo della saga RPG è ormai diventato "una questione quotidiana" per il team, con centinaia di sviluppatori coinvolti nel progetto. Nonostante questo, la release rimane ancora lontana e l'azienda non vuole creare false aspettative in una fanbase che attende da ben 14 anni il successore di Skyrim.
In un'intervista rilasciata a GQ, Howard ha sottolineato come The Elder Scrolls 6 rappresenti attualmente la priorità assoluta dello studio. "Sto predicando pazienza. Non voglio che i fan si sentano ansiosi", ha dichiarato il director, precisando che nonostante centinaia di persone siano ancora impegnate su Fallout 76 e altri progetti paralleli, il focus principale dello sviluppo è ormai indirizzato sul nuovo capitolo della serie ambientata a Tamriel.
La lunga attesa tra un capitolo e l'altro della serie rappresenta una scelta deliberata di Bethesda. Howard ha spiegato che il team non vuole creare sequel iterativi, ma preferisce prendersi il tempo necessario per innovare profondamente tra un episodio e l'altro. L'uscita di Starfield nel 2023 e prima ancora di Fallout 4 nel 2015 hanno rappresentato questo "reset creativo" di cui lo studio aveva bisogno prima di tornare alla sua IP fantasy più celebre.
Il game director ha ammesso apertamente che The Elder Scrolls è rimasto assente troppo a lungo dal mercato. Considerando che Skyrim è uscito nel 2011 e ha dominato la scena RPG per anni grazie a supporto continuo, mod e riedizioni su nuove piattaforme, l'attesa per il seguito ha raggiunto livelli record nell'industria. Tuttavia, Bethesda ha scelto di non affrettare i tempi per garantire un prodotto all'altezza delle aspettative.
Quanto alla strategia di annuncio e lancio, Howard ha rivelato un approccio intrigante. Il director ha dichiarato di preferire annunci a sorpresa seguiti da release immediate, suggerendo che potrebbe replicare la strategia adottata con la remaster di Oblivion. "Mi piace semplicemente annunciare le cose e rilasciarle", ha affermato, lasciando intendere che in un futuro non specificato The Elder Scrolls 6 potrebbe materializzarsi improvvisamente senza preavviso.
La remaster di Oblivion, svelata e lanciata ad aprile di quest'anno, ha rappresentato secondo Howard una sorta di "test" per questa strategia di marketing non convenzionale. L'operazione si è rivelata un successo, con picchi di player count sostanziali su Steam che hanno dimostrato l'enorme appetito della community per contenuti legati alla saga. Questo dato conferma come la fanbase di The Elder Scrolls rimanga estremamente attiva e pronta ad accogliere il nuovo capitolo, nonostante l'assenza prolungata della serie dal mercato.