Samsung potrebbe finalmente colmare il divario tecnologico con Apple sul fronte del riconoscimento facciale, introducendo un sistema di autenticazione biometrica di nuova generazione sul Galaxy S27 Ultra. Secondo indiscrezioni trapelate da firmware di test preliminari, il flagship coreano del 2027 integrerebbe una tecnologia chiamata "Polar ID", basata su sensori polarimetrici capaci di analizzare lo stato di polarizzazione della luce riflessa dal volto umano.
Si tratta di un approccio radicalmente diverso rispetto al Face ID di Apple e alle soluzioni di face unlock attualmente disponibili su Android, che potrebbero finalmente offrire un livello di sicurezza paragonabile o superiore al sistema di Cupertino, senza compromessi sul design frontale.
Il leak proviene dal tipster @SPYGO19726, che ha individuato nei log interni del firmware riferimenti espliciti a "Polar ID v1.0" all'interno del framework di sicurezza biometrica. La descrizione tecnica identifica il sistema come "polarized-light authentication system", suggerendo l'utilizzo di metasuperfici ottiche per catturare la firma polarimetrica univoca di ogni volto. A differenza del Face ID, che richiede un proiettore di luce strutturata a infrarossi e occupa spazio significativo nel notch o Dynamic Island, Polar ID opererebbe attraverso il sensore frontale ISOCELL Vizion già presente nei dispositivi Samsung, presumibilmente la variante 931 annunciata in collaborazione con Metalenz.
La tecnologia alla base di Polar ID è sviluppata da Metalenz, startup con sede a Boston specializzata in metasuperfici ottiche, che descrive il proprio sistema come l'unico al mondo in grado di rilevare lo stato completo di polarizzazione della luce su scala consumer. Le metasuperfici sono nanostrutture ottiche che manipolano le proprietà della luce in modi impossibili con l'ottica tradizionale, consentendo di estrarre informazioni tridimensionali sulla geometria e le proprietà materiali delle superfici illuminate. Nel contesto del riconoscimento facciale, questo si traduce nella capacità di distinguere la pelle umana da maschere 3D o altri strumenti di spoofing, anche quelli più sofisticati.
Secondo le specifiche trapelate, il sistema Polar ID sul Galaxy S27 Ultra raggiungerebbe una latenza di sblocco di circa 180 millisecondi, un valore competitivo rispetto ai 200-300 ms tipici del Face ID di Apple. Il modulo sarebbe integrato con una nuova routine di secure enclave, probabilmente basata sul coprocessore di sicurezza dedicato già presente nei SoC Exynos o Snapdragon, garantendo che i dati biometrici non lascino mai l'ambiente protetto del dispositivo. Metalenz sostiene che il proprio sistema offre resistenza superiore allo spoofing rispetto alle implementazioni attuali, caratteristica cruciale per l'autenticazione nei pagamenti digitali.
La partnership tra Metalenz e Samsung non è nuova: le due aziende avevano già annunciato collaborazioni durante il Mobile World Congress 2024, quando venne confermato l'utilizzo del sensore ISOCELL Vizion 931 per implementazioni di Polar ID. Inoltre, Metalenz aveva siglato un accordo con Qualcomm al Snapdragon Summit 2023, suggerendo che la tecnologia potrebbe essere integrata direttamente nei futuri SoC Snapdragon destinati ai flagship Android. Questo spiegherebbe perché Samsung, che utilizza chipset Qualcomm nella maggior parte dei mercati globali, sarebbe il candidato ideale per il debutto commerciale della tecnologia.
La cronologia dei rumor su Polar ID conferma che Samsung lavora al progetto da tempo: già all'inizio del 2024 circolavano voci sull'introduzione della tecnologia sul Galaxy S25 Ultra, poi rapidamente smentite e spostate al Galaxy S26 Ultra. L'assenza totale di riferimenti a Polar ID nei leak relativi alla serie S26, attesa per l'inizio del 2026, rende ora credibile la finestra temporale del 2027 per il lancio effettivo. Considerando i tempi di sviluppo e certificazione tipici dell'industria mobile, un debutto sul Galaxy S27 Ultra all'inizio del 2027 rappresenterebbe quasi dieci anni di ritardo rispetto al lancio di Face ID con iPhone X nel settembre 2017.
Il vantaggio architetturale di Polar ID rispetto alle soluzioni concorrenti risiede nell'ingombro hardware ridotto. Mentre Face ID richiede un array di componenti dedicati tra cui proiettore a punti infrarossi, telecamera a infrarossi e illuminatore di prossimità, occupando lo spazio del Dynamic Island su iPhone o del notch su generazioni precedenti, Polar ID funzionerebbe attraverso sensori ottici integrabili nella fotocamera frontale standard. Questo potrebbe permettere a Samsung di ridurre ulteriormente le dimensioni del foro del display, avvicinandosi all'ideale del full-screen senza compromettere la sicurezza biometrica.
Attualmente, la maggior parte dei dispositivi Android con face unlock utilizza esclusivamente la fotocamera frontale RGB per analisi bidimensionali del volto, metodo facilmente ingannabile con fotografie o video. Per questo motivo, il Face Unlock su Galaxy S25 non è abilitato per l'autenticazione nei pagamenti digitali, limitazione che persiste anche su Google Pixel 10 nonostante il supporto parziale ad alcune app di pagamento. L'adozione di Polar ID sul Galaxy S27 Ultra potrebbe finalmente consentire a Samsung di ottenere le certificazioni necessarie per l'autenticazione nei sistemi di pagamento contactless, colmando una lacuna funzionale rispetto all'ecosistema Apple.
Dal punto di vista dell'esperienza utente europea, l'introduzione di un sistema di face unlock sicuro potrebbe avere implicazioni significative per la conformità alle normative sulla Strong Customer Authentication introdotte dalla direttiva PSD2. Attualmente, gli utenti Samsung in Europa devono affidarsi al lettore di impronte digitali o a PIN per autorizzare transazioni sopra determinate soglie, mentre gli utenti iPhone possono utilizzare Face ID. Un sistema come Polar ID, certificato per l'autenticazione nei pagamenti, semplificherebbe notevolmente i flussi di acquisto mobile nei mercati europei.
Rimangono da verificare diversi aspetti tecnici prima del lancio commerciale, inclusi il consumo energetico del sistema Polar ID rispetto alle soluzioni attuali, le prestazioni in condizioni di illuminazione variabile e la compatibilità con accessori come occhiali o mascherine. La questione dell'efficienza energetica è particolarmente rilevante nel mercato europeo, dove i consumatori prestano crescente attenzione all'autonomia e ai costi operativi. Se il sistema richiedesse illuminazione attiva continua o processamento intensivo, potrebbe impattare negativamente sulla durata della batteria, aspetto critico per un flagship di fascia ultra-premium.
Il lancio di Polar ID sul Galaxy S27 Ultra rappresenterebbe anche un banco di prova per la maturità tecnologica delle metasuperfici ottiche in applicazioni consumer. Finora, questa categoria di nanotecnologie è rimasta confinata ad applicazioni industriali, scientifiche e militari a causa dei costi di produzione e delle sfide di integrazione. Un'adozione di massa su dispositivi venduti in decine di milioni di unità dimostrerebbe la scalabilità produttiva raggiunta da Metalenz e potrebbe aprire la strada a implementazioni simili su altri flagship Android, accelerando la diffusione di standard biometrici più sicuri nell'intero ecosistema mobile.