Associazioni gay al contrattacco

La politica si esprime sui videogiochi e attacca in particolare The Sims, reo di consentire matrimoni e adozioni tra coppie gay. Secondo il sottosegretario Giovanardi e Carlo Casini dell'UDC questi giochi potrebbero influenzare la sessualità degli adolescenti. Insorgono le associazioni a tutela dei diritti di omosessuali e lesbiche.

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a cura di Manolo De Agostini

Associazioni gay al contrattacco

Immediatamente si è fatta sentire l'associazione Arcigay, per bocca del presidente Paolo Patanè. "Giovanardi deve avere un problema con l'omosessualità visto che siamo sempre nei suoi pensieri. Sono contento di questo videogioco, penso che tutto quello che sia dialogo corretto ed equo nel mondo del lavoro, della scuola, dell'università, che sia pubblicità e anche un gioco, contribuisce a ricordare che una società è fatta di pluralità di situazioni, di fatti, di vite". 

"Tutto quello contribuisce a rendere normali tanti modi di essere di uomini e donne è giusto. Non esiste un solo modo di essere. Al contrario di quello che si pensa, non si nasce solo etero. Non sono i giochi a cambiare l'orientamento sessuale delle persone. Gli orientamenti sono naturali, non cambiano con i giochi, se qualcuno la pensa diversamente, è preoccupante".

A dire la sua è anche Franco Grillini, Presidente di Gaynet, l'associazione dei giornalisti gay. "Manca solo che contesti briscola e tresette e poi Giovanardi avrà fatto l'en plein delle assurdità di cui è primatista assoluto nella politica italiana. Con un cortocircuito neuronale non insolito, il sottosegretario Carlo Giovanardi se la prende con il videogioco The Sims e con alcuni libri per i ragazzi che mostrano famiglie composte da genitori dello stesso sesso con bambini".

"Per il sottosegretario questi prodotti rappresentano una situazione contraria ai principi costituzionali e non hanno a che fare con la situazione reale. Vorrebbe anche che i produttori del videogioco e gli editori dei libri correggessero queste situazioni, che confondono le idee".

"Ma è lui ad avere le idee confuse: non sono i videogiochi e neppure i libri ad alterare la realtà, ma è la realtà a entrare nei videogiochi e nei libri. Le famiglie omogenitoriali sono tante anche in Italia e la Costituzione afferma all'articolo 3 che tutti i cittadini hanno uguali diritti. Il fatto che in Italia non ci sia ancora neppure una legge che riconosca le semplici convivenze non è dovuto alla Costituzione, ma all'arretratezza culturale di chi ci malgoverna".

Associazioni e altri esponenti politici si sono espressi a favore o contro la tesi di Giovanardi e Casini. Per quanto ci riguarda, il tema è molto delicato e tocca la sensibilità di ognuno di noi, per cui offrire un commento da parte nostra sarebbe fuori luogo. Vogliamo solamente ricordare alcune cose. La prima è che per ora non ci sono studi seri che provino senza ombra di dubbio che i videogiochi modifichino le preferenze sessuali.

La seconda è che fino a pochi giorni fa eravamo in campagna elettorale per le amministrative di alcune importanti città ed quindi è comprensibile - ma per alcuni non giustificabile - che i partiti politici abbiano fatto leva su tematiche che stanno a cuore agli elettori. La terza è che i videogiochi che escono sul mercato sono valutati secondo i dettami del PEGI (Pan European Game Information) e hanno un'indicazione d'età sulla scatola.

Ci auguriamo che questa "certificazione" sia data con serietà, valutando attentamente gli aspetti critici del gioco. Inoltre, visto che i videogiochi sono prodotti interattivi e amati da una platea composta anche dai più piccini, confidiamo nel ruolo dei genitori, che dovrebbero sempre valutare a cosa sono esposti i propri figli, che si tratti di FPS o un The Sims del caso, ma anche un film violento o un semplice telegiornale.