The Witness impazza fra i pirati, prossimi giochi a rischio

The Witness è il gioco più piratato del momento sul circuito Torrent. Un primato che potrebbe mettere a rischio i prossimi progetti dello sviluppatore.

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a cura di Roberto Caccia

The Witness è l'ultima creazione di Jonathan Blow, uno sviluppatore indipendente diventato famoso grazie a Braid, un apprezzato e cervellotico puzzle platform. L'ultimo gioco di Blow è disponibile da qualche giorno su PC e PS4, ma sembra che molti utenti si stiano divertendo senza averlo comprato.

the witness

"Sembra che The Witness sia il gioco numero uno su un celebre sito Torrent. Sfortunatamente questo non ci aiuterà a permetterci di realizzare un altro gioco", scrive lo sviluppatore su Twitter, aggiungendo di essere felice per la quantità di persone che si stanno godendo il gioco, anche se ovviamente gli piacerebbe anche avere la possibilità di poter realizzare un altro titolo simile in futuro.

In passato Blow aveva usato una soluzione "artigianale" per confondere i pirati, creando false versioni del gioco da distribuire sui circuiti illegali. Una tecnica usata anche da altri sviluppatori, ma questa volta Blow spiega di non aver avuto il tempo di attuarla perché voleva assicurarsi che il gioco fosse il più bello possibile.

Alcuni fan hanno risposto su Twitter dicendo che il prezzo di 40 dollari potrebbe essere uno dei motivi riconducibili all'elevata pirateria, ma Blow ha messo a tacere in fretta queste voci spiegando che anche Braid, un titolo da 10 dollari, ha sofferto di problemi simili.

A sostegno di questa tesi ci sono i dati di Monument Valley, un eccellente gioco mobile che nonostante un prezzo di una manciata di euro ha sofferto enormemente la pirateria su Android, con soltanto il 5% di giocatori in regola, contro il 95% di pirati. Un po' meglio la situazione su iOS, con il 40% di utenti che hanno comprato il gioco.

Per questo motivo Blow ora sta pensando, seppur con riluttanza, di aggiungere sistemi anti-pirateria nei prossimi giochi prodotti dal suo studio. "Non mi piacciono i DRM perché credo che le persone dovrebbero avere la libertà di possedere ciò che comprano. Tuttavia voglio anche continuare a creare videogiochi", spiega lo sviluppatore

The Witness

Il nostro consiglio è sempre lo stesso: supportate gli sviluppatori e le loro creazioni comprando i giochi originali. Magari non riuscirete a comprarvi tutto ciò che volete al day one e dovrete aspettare qualche occasione o sconto, ma contribuirete a mantenere in salute il mondo di uno dei vostri hobby preferiti.