Bentornato Garrett

Prime impressioni di Thief, il reboot della celebre saga di giochi stealth.

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a cura di Tom's Hardware

Bentornato Garrett

Essendo un reboot dell'omonima saga vestiremo di nuovo i panni del maestro del furto, di ritorno nella sua amata The City. Morte e malumore permeano le vie della città, governata da un tiranno soprannominato "Il Barone".

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Tra mendicanti, ribellioni cittadine e condanne a morte, Garrett è nel posto perfetto per il suo hobby preferito: impadronirsi di oggetti di valore che costituiscono "tasselli" importanti nella vita dei ricchi.

Thief mantiene la sua indole stealth, ma si ha anche la possibilità di stordire o distrarre le guardie per poi scomparire nell'ombra. Niente pupazzi che seguono un percorso fisso, l'intelligenza artificiale spingerà le guardie a cercare tra le travi del tetto o a controllare gli angoli più bui.

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Lo scontro è sempre da evitare, anche perchè il nostro protagonista ha poche possibilità di vittoria negli scontro corpo a corpo. Ecco perché bisognerà calcolare ogni mossa e valutare con attenzione la situazione. Fortunatamente Garrett può usare alcuni accorgimenti che gli semplificano la vita, come lanciare bottiglie per distrarre i nemici, spegnere candele e lampade per celare la propria presenza, introdursi dalle finestre e camminare sopra ai tetti.