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Tony Hawk Pro Skater 1+2 | Recensione della versione per Nintendo Switch

Tony Hawk Pro Skater 1 + 2 arriva, finalmente, su Nintendo Switch in una versione tascabile e che punta tutto sulla fluidità.

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a cura di Andrea Maiellano

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Per comprendere i motivi dietro all’enorme successo, che i primi capitoli della serie Tony Hawk ebbero agli inizi degli anni duemila, bisogna analizzare non solamente l’ottima alchimia trovata dagli sviluppatori di Neversoft ma, soprattutto, il contesto culturale di quegli anni. Il Punk Rock, o Pop-Punk come lo chiamerebbero i puristi di allora, era un genere musicale che, assieme ai filoni post-grunge in auge in quegli anni, inondavano le chart, e le orecchie dei giovani, con messaggi di vita spensierata, protesta sociale e libertà di espressione.

Non sorprende che, prima dell’avvento dei Longboard nell’ultima decade, quelli furono la seconda età dell’oro dello Street Skate. In America, soprattutto, gli skater erano visti al pari di rock star, e molti artisti punk-rock vestivano con marche che, fino ad allora, erano parte della sezione clothing di ogni skate-shop degno di chiamarsi tale. In un momento in cui, quindi, quello stile di vita spensierato, da ribelle standardizzato, prendeva piede giorno dopo giorno, Neversoft trovò l’alchimia per portarlo sugli schermi di ogni teenager del Mondo... con una soluzione tanto assurda quanto funzionale.

Mescolando insieme le combo tipiche dei picchiaduro, il concept collezionistico tipico dei platform in tre dimensioni, una natura spiccatamente arcade dove migliorare il proprio punteggio era il punto centrale dell’esperienza, acrobazie scenografiche e una spolverata di “quella” musica, fecero nascere il primo videogioco, dedicato allo skateboard, che riuscisse a divertire anche chi non conosceva assolutamente l’universo della tavola a quattro ruote Tony Hawk Pro Skater

Tony Hawk Pro Skater 1 + 2 si pone lo stesso obiettivo degli ottimi remake dedicati a Spyro e Crash Bandicoot: riprendere una formula che, tutto sommato, è invecchiata molto bene, vestirla di una grafica attraente, per le attuali generazioni di videogiocatori, e limarne le, ovvie, spigolosità dettate dalla sua anzianità.

Al timone di questo progetto troviamo, ancora una volta, Vicarious Visions, in questi progetti di riproposizione pare trovarsi a proprio agio come poche altre Software House in circolazione. Il risultato è esattamente quello che ogni fan della serie dedicata al celebre Falco, attendeva da anni. Un capitolo che funga da punto di ri-partenza, rimanga fedele alle sue origini e riesca a presentarsi in una forma che possa competere con produzioni ben più altisonanti e recenti. Nella sostanza la formula proposta da Tony Hawk Pro Skater 1 + 2 resta la stessa già vista nei primi quattro capitoli, e nella dimenticabile quinta iterazione uscita qualche anno fa, ma le variazioni messe in atto da Neversoft la rendono godibile sia da giocatori occasionali che dagli hardcore gamer.

Conquistare il Mondo a 900°

Tony Hawk Pro Skater 1 + 2, infatti, non si pone negli stessi termini della N. Sane Trilogy dedicata al celebre marsupiale di Naughty Dog ma va a rimuovere alcuni dei vincoli dati dalla suddivisione in capitoli per offrire un’opera dal respiro maggiormente antologico. Il giocatore potrà affrontare la campagna di entrambi i titoli in maniera del tutto libera, e con le regole tipiche della serie, ma ogni skater, tavola o abilità che andrò a sbloccare verrà reso disponibile in entrambe le campagne per giocatore singolo. Alla stessa stregua verranno gestite le varie mappe che, una volta rese disponibili, saranno liberamente fruibili nelle modalità di gioco collaterali.

Il tutto va a offrire una struttura meno vincolante e maggiormente libera che, come accenavamo poc’anzi, si pone più come un’antologia di skater, trick, mappe e brani musicali tratte dai primi due giochi della serie... con ovviamente una buona dose di new entry necessarie per rendere Tony Hawk Pro Skater 1 + 2, contenutisticamente al passo coi tempi.

Le novità apportate dagli sviluppatori in Tony Hawk Pro Skater 1 + 2 sono state introdotte in maniera molto intelligente, senza andare a snaturare il cuore dell’e esperienze originali ma offrendo una struttura di gioco maggiormente al passo con i tempi.

La campagna principale, che prende il nome di Tour In Skate, offrirà la struttura illustratavi poc’anzi: all’inizio ci sarà una sola mappa disponibile e, conseguendo i vari obiettivi richiesti, si sbloccheranno le altre location. Si potranno utilizzare tutti gli skater, senza vincoli al gioco originario di appartenenza, e le modifiche apportate alla statistiche, al moveset e alla personalizzazione estetica, di questi ultimi resterà valido per tutte le modalità di gioco. Proprio in merito agli skater, oltre al roster originale con gli immancabili Caballero, Mullen e Muska, troviamo una serie di new entry che faranno la gioia dell’attuale community i skater. Fra i nuovi volti troviamo l'oramai celebre Riley Hawk, l’istrionico Nishimura, il talentoso Baker e altre star dello skate dell’ultimo decennio.

Un ottimo editor, inoltre, permetterà al giocatore di creare uno skater partendo dalle informazioni anagrafiche, fino alla personalizzazione di vestiti, tavole, grip e, ovviamente, trick che potrà eseguire. Si potranno creare fino a un massimo di 4 differenti skater che potranno essere usati in maniera analoga a tutti gli atleti a disposizione nel gioco.

Un’ottima gestione di sfide globali (ripartite fra tutte le modalità di gioco), obbiettivi specifici per ogni skater ed elementi cosmetici, sbloccabili semplicemente giocando, andranno a influire sul livello globale del profilo giocatore, permettendo di guadagnare soldi per comprare nuove personalizzazioni, sbloccare nuovi slot per trick e ottenere punti abilità. Un sistema di gestione dei progressi indubbiamente intelligente e che non vincola mai il giocatore all’utilizzo di un singolo atleta, a esclusione delle sfide a essi dedicate.

A completare il ventaglio di attività per giocatore singolo troviamo la sezione dedicata all’allenamento libero, ribattezzata “Ranked” e dove sarà possibile, fin dai primi istanti di gioco, testare ogni skate park per poter studiare i migliori spot, affinare le combo migliori per ottimizzare i risultati all’interno delle campagne single player e testare gli Skate Park creati dalla community.

Esatto, perché in Tony Hawk Pro Skater 1 + 2, fra le altre novità presenti, è stata reintrodotta e affinata la modalità Create a Park che permetterà ai giocatori, armati di tempo e pazienza, di costruire fino a un massimo di 30 Skate Park e condividerli online con gli altri utenti. Il database interno del gioco permetterà, inoltre, di salvare trenta mappe fra quelle che verranno condivise da tutti i giocatori, per poterci giocare in ogni momento o remixarle, ovvero, modificarne gli aspetti per renderle maggiormente affini al proprio stile di gioco.

La modalità Create a Park, di per se, ci è sembrata solida e ben realizzata, con la possibilità di acquistare elementi aggiuntivi attraverso i soldi che si guadagneranno progredendo nel gioco, in maniera tale da integrarla maggiormente nella struttura di gioco.

Le 10 mappe messe a disposizione da Vicarious Visions per il lancio di Tony Hawk Pro Skater 1 + 2 rendono molto bene il potenziale dell’editor messo a disposizione ma l’impossibilità, almeno per il momento, di aggiungere obiettivi e sfide a queste mappe create dagli utenti, potrebbero farne perdere l’interesse rapidamente in tutti quei giocatori poco affini agli editor, confinando la modalità a un “mero addendum” per appassionati. Solo il tempo potrà dirci come risponderà la community del gioco e se questa modalità si rivelerà un fattore vincente per garantire longevità al titolo.

La modalità multiplayer, invece, si struttura in maniera molto timida ma efficace. Si può giocare sia in locale con un amico, che competere con skater di tutto il mondo. Le mappe sono le stesse presenti nelle due campagne single player e le sfide a disposizione passano dalla più rilassata modalità libera, utile per passare il tempo in compagnia allenandosi, a vere e proprie competizioni a tempo dove si potranno settare obiettivi specifici per decretare il vincitore.

In tutta franchezza la modalità multiplayer di Tony Haw Pro Skater 1 + 2 ci è sembrata funzionale e divertente, seppur in apparenza possa sembrare troppo essenziale nella sua forma. Quello di cui non siamo sicuri, invece, è la sua capacità di offrire stimoli costanti nell’utenza. Competere con altri giocatori, specialmente in locale, è indubbiamente divertente e stimolante nelle prime ore di gioco ma non siamo del tutto sicuri che un ambito multiplayer così ridondante, e poco differente rispetto a quanto offerto dall’esperienza per singolo giocatore, possa sopravvivere alla prova del tempo.

Ride, ride, ride!

Il gameplay di Tony Hawk Pro Skater 1 + 2, come accennavamo poc’anzi, è rimasto fedele all’ottima commistione di generi ideata da Neversoft vent’anni fa. Ogni skater spingerà costantemente la tavola in totale autonomia, mantenendosi sempre in movimento, e spetterà al giocatore governarlo all’interno delle mappe e fargli compiere i trick più complessi gestendo al meglio il tempo a disposizione, e gli spot presenti sulle mappe, per inanellare combo sempre più complesse e, scenograficamente, esagerate.

Le freccette direzionali, assieme allo stick analogico, si adopereranno a direzionare il vostro atleta preferito, quando si troverà a terra, e a gestire le combo dei vari trick quando si troverà sospeso da terra. I quattro pulsanti frontali serviranno a saltare, afferrare la tavola, compiere flip e a grindare. Un sistema molto semplice e immediato che si rivelerà, però, molto complesso e stimolante da padroneggiare. Se, difatti, nei primi momenti di gioco saltare e afferrare la tavola per compiere qualche semplice evoluzione sembrerà semplice, iniziare a padroneggiare i vari intrecci diventerà, via via, più complesso, specialmente quando il giocatore si troverà a dover compiere combo elaborate che richiedono di premere, in un lasso di tempo molto breve, sequenze molto lunghe di pulsanti per poter ottenere i punteggi più alti e poter quindi progredire nelle fasi avanzate del gioco.

A venire in aiuto al giocatore, e a evitare eventuali frustrazioni preliminari date dal dover memorizzare le varie combo, interviene, però, la varietà di obiettivi offerta da ogni mappa. Una varietà che non risiede nel differenziare la proposta di gioco, sempre fondamentalmente simile per ogni scenario, ma che si pone l’obbiettivo di non impedire la progressione ai giocatori meno smaliziati, offrendo alternative divertenti al solo “spaccarsi i pollici” cercando di compiere evoluzioni sempre più complesse.

Ecco quindi che, per poter accedere alle location successive, si dovrà conseguire alcuni obiettivi ben precisi che spazieranno dall’ottenere differenti punteggi, al raccogliere collezionabili disseminati sulla mappa, al compiere un numero specifico di trick e così via. Questo sistema a obiettivi fa si che l’esperienza finale vada a offrire una cura d’apprendimento graduale al giocatore, permettendogli, anche grazie a una difficoltà ben bilanciata, di padroneggiare, passo dopo passo, ogni aspetto del sistema di controllo, migliorando le proprie abilità e riuscendo a raggiungere anche i punteggi che, agli inizi, appaiono come obbiettivi irraggiungibili.

L'ottimo sistema di personalizzazione dei vari skater, analizzato poc'anzi, permette, inoltre, di cucire attorno al proprio personaggio preferito il proprio stile di gioco. In Tony Hawk Pro Skater 1 + 2, infatti, proseguendo con la carriera si potranno aumentare le statistiche degli skater, migliorandone i vari parametri inerenti all’altezza raggiunta durante i salti, l’equilibrio, la velocità e così via.

La possibilità, inoltre, di sbloccare tutti i trick disponibili per i vari skater e assegnarli a qualsivoglia personaggio, permette una libertà pressoché totale sia in termini stilistici che in termini di gameplay. Proprio in merito a quest’ultima affermazione: ogni acrobazia non solo potrà essere assegnata liberamente ai vari skater ma potrà essere registrata a una combo di pulsanti ben precisa, lasciando nelle mani del giocatore la possibilità di semplificare l’esecuzione dei trick preferiti, per costruirsi le proprie stringhe di comando per realizzare le combo.

Per bilanciare questo importante elemento, l’impianto di gioco favorisce la versatilità, se quindi si pensa che basti inanellare un "900" dietro l’altro per effettuare dei punteggi stratosferici, ci si sbaglia completamente in quanto; in Tony Hawk Pro Skater 1 + 2, la ripetizione costante non paga e per ottenere dei buoni punteggi bisognerà essere in grado di alternare grind, flip, grab e qualsivoglia combo di trick passi per la mente del giocatore.

Una barra, denominata Special, infine, si andrà a riempire via via che il giocatore eseguirà correttamente i vari trick. Una volta piena si potranno eseguire le acrobazie più complesse che andranno a garantire punteggi più alti. Come per i trick di base, anche in questo caso l’eccessiva ripetizione non paga ma una sapiente gestione della barra Special potrà fare la differenza in quei livelli dove i punteggi più alti potranno sembrare davvero irraggiungibili.

Tony Hawk Pro Skater 1 + 2 e la musica

La serie ideata da Neversoft è sempre stata sinonimo di “buona musica" in quanto ogni capitolo della saga è sempre stato adornato da una pletora di successi, e di cosiddette hidden gems, delle scene Punk-Rock, Ska, Hip Hop e Industrial. Tony Hawk Pro Skater 1 + 2, però, si spinge oltre andando ad amalgamare non solamente moltissimi dei successi presenti nei primi due titoli ma tutta una serie di brani più recenti che, siamo sicuri, otterranno lo stesso risultato che le soundtrack originali ebbero sui teenager del 2000.

A livello puramente nostalgico, poter tornare a grindare sulle pale dell’elicottero parcheggiato nell’hangar sotto le note di Guerrilla Radio non ha prezzo ma la cosa che ci fa più piacere, per quanto sembri un discorso da anziani, è la possibilità che nuovi giocatori vivano la stessa esperienza sensoriale che provammo noi due decadi fa, quando ci trovavamo a spegnere la prima, storica, PlayStation e a cercare informazioni in merito a Rage Against The Machine, Millencolin, Powerman 5000 e Suicidal Tendencies.

Noi, in tutta onestà, ci siamo sentiti nuovamente dei teenager quando, al termine della nostra prova siamo andati alla ricerca delle discografie degli A Tribe Called Quest, di Machine Gun Kelly o delle Screaming Females. Indubbiamente non possiamo che essere sodisfatti della colonna sonora di Tony Hawk Pro Skater 1 + 2 che riesce, con il mastodontico numero di 59 artisti diversi, a offrire un’antologia del panorama Pop, Punk e Rock degli ultimi 20 anni.

Skater tascabili

Addentrandoci nel comparto tecnico di Tony Hawk Pro Skater 1 + 2 non possiamo che elogiare come i ragazzi di Vicarious Visions siano riusciti a limare le farraginosità del gameplay senza intaccare minimamente le meccaniche originali della serie. D’altronde avevamo già potuto saggiare la loro passione verso il brand con il loro ottimo, e sempre troppo poco conosciuto, porting di Tony Hawk Pro Skater 2 per Game Boy Advance.

I comandi si sono rivelati sempre reattivi e precisi, con la solita predisposizione naturale nel richiedere l’uso delle frecce direzionali per una maggior precisione nell’esecuzione dei trick più complessi, anche se il giocare con un Pro Controller ci ha mostrato, ancora una volta, quanto i Joy-Con di Nintendo Switch obblighino a dei compromessi. Sempre restando in tema di compromessi, non possiamo che apprezzare la volontà degli sviluppatori di favorire la fluidità generale dell'esperienza di gioco, rispetto a un comparto grafico "spacca mascella".

I 30 fps, praticamente sempre stabili, garantiscono un’azione di gioco fluida e che restituisce il giusto senso di dinamicità all’intera esperienza di gioco. La risoluzione raggiunta da questa conversione, invece, non entusiasma particolarmente. Tony Hawk Pro Skater 1+2 su Nintendo Switch non raggiunge quasi mai il "Full HD", nemmeno in modalità docked, offrendo un colpo d'occhio mai particolarmente emozionante. Un compromesso, come dicevamo prima, necessario per permettere al team di sviluppo di lasciare invariata la totalità decontenuti presenti nelle altre versioni del titolo.

Il comparto dedicato alle vibrazioni emula, attraverso il feedback aptico presente nei Joy-Con di Nintendo Switch, le stesse sensazioni che abbiamo provato nella versione PlayStation 5 del gioco. Niente di trascendentale, se vogliamo essere del tutto onesti, ma rimane comunque una feature che rende leggermente più immersiva l'esperienza di gioco rispetto a quanto offerto dalla vibrazione dei controller i vecchia generazione.

Per quanto riguarda le varie location sono state tutte ricostruite partendo dagli scheletri originali e arricchite con un maggior numero di dettagli e qualche piccola correzione nella planimetria per migliorare alcune imperfezioni del passato. In termini di cura dei dettagli il livello qualitativo è, nuovamente, di altissimo livello, con “piccole chiche” disseminate qua e la, quali un piacevolissimo effetto da VHS interrotta ogni qualvolta che si cadrà dalla tavola o la cinematica introduttiva che riprende le atmosfere del secondo capitolo. Ottima la localizzazione e il doppiaggio in Italiano dei testi e dei tutorial vocali recitati nella versione in lingua originale da Tony Hawk. Pur non offrendo una prova d'attore eccellente, mostrano un occhio di riguardo in termini di accessibilità che fa sempre piacere ritrovare nelle produzioni odierne.

Voto Recensione di Tony Hawk Pro Skater 1 + 2 - Nintendo Switch


8.5

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Gameplay immediato e divertente.

  • - Longevo e pieno di contenuti.

  • - Esperienza fedele all'originale e migliorata in ogni suo aspetto.

Contro

  • - Comparto multiplayer divertente ma dai contenuti poco incisivi.

  • - Con i Joy-Con i controlli non sono comodi come quando si utilizza un Pro Controller.

  • - Compromessi grafici evidenti e ottimizzazione non perfetta.

Commento

Tony Hawk Pro Skater 1 + 2 è esattamente quello che i fan del franchise aspettavano da tanti, forse troppi, anni. Un’antologia di tutti quegli elementi che a inizio 2000 resero questa serie una vera e propria icona, nonché la genesi di un genere che si sarebbe diffuso in molteplici direzioni negli anni a venire. Vicarious Visions si è dimostrata, nuovamente, abilissima a riproporre fedelmente un’esperienza di gioco, andando a migliorarne gli elementi di contorno per attualizzare il prodotto finale. La vera sorpresa, però, è vedere come una formula di gioco così semplice, ma allo stesso tempo così funzionale, riesca ancora a risultare uno “standard” da seguire per tutte le produzioni arcade dedicate agli sport estremi. La versione per Nintendo Switch di Tony Hawk Pro Skater 1 + 2, al netto di alcuni compromessi grafici necessari, è un titolo che riesce ancora a offrire una formula vincente, divertente e in grado di intrattenere appassionati, e non, del mondo dello skateboard, specialmente in mobilità.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Tony Hawk Pro Skater 1 + 2 - Nintendo Switch

Tony Hawk Pro Skater 1 + 2 - Nintendo Switch