Battlefield 3 è uno degli esempi migliori di come dovrebbe essere uno sparatutto multiplayer. Una grafica sensazionale, vaste mappe che si modificano con edifici ed elementi distrutti, una buona quantità di armi, partite con 64 giocatori, una discreta quantità di veicoli e un pizzico di tattica (senza esagerare) durante gli scontri.
Una formula vincente, che ha permesso al team di DICE di confezionare uno sparatutto che si discosta dalle sparatorie "arcade" di Call of Duty, senza tuttavia pretendere un approccio tattico assoluto. Un vero peccato che il suo successore abbia avuto una quantità esagerata di problemi, altrimenti avremmo potuto tessere le lodi di Battlefield 4 al posto del vecchio capitolo. Sarà per la prossima volta?