Un'invasione storica su PC, PS3 e Xbox 360

Recensione di XCOM Enemy Unknown, l'atteso reboot della celebre saga di giochi strategici. Il fascino del gioco originale, uscito nel lontano 1993, è ancora presente ma allo stesso tempo si ha la sensazione di trovarsi davanti a un titolo moderno. Scopriamo insieme i pregi e i difetti!

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a cura di Tom's Hardware

Un'invasione storica, su PC, PS3 e Xbox 360

Da sempre l'umanità si pone un quesito esistenziale: siamo soli nell'universo? Con XCOM: Enemy Unknown la risposta non si fa attendere e prenderà una piega brutale. I piccoli omini verdi sono infatti atterratti sul nostro pianeta, decisi a creare scompiglio. I rapimenti, le uccisioni di massa e la distruzione dei satelliti sono infatti attività tipiche delle loro giornate.

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Naturalmente le nazioni alleate nel 2015 non sono rimaste a guardare. Per affrontare la minaccia extraterrestre si decide di approvare e avviare il progetto XCOM. Forse lo scenario non spicca per originalità ma ha il pregio di farci calare subito nell'atmosfera giusta. Benvenuti sulla Terra, feccia aliena!

Il giocatore comincia la sua missione decidendo la posizione della base operativa. Le opzioni disponibili sono quattro continenti: Europa, Asia, Nord America e Sud America, ognuno con i propri bonus più o meno interessanti a seconda delle proprie esigenze e dello stile di gioco. Per esempio si potranno ottenere degli sconti per i centri di formazione dei soldati o una maggiore velocità delle ricerche scientifiche. Sta al giocatore decidere quale di questi bonus sfruttare per avere la meglio sui nemici.

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Il gameplay di XCOM: Enemy Unknown si divide in due fasi distinte: la gestione della base e le operazioni sul campo. Partiamo dal controllo del nostro quartier generale, la base che servirà per pianificare le proprie missioni.