Wii U e 3DS vendono meno del previsto, Nintendo rifà i conti

Nintendo ha ridotto le previsioni di vendita di Wii U e 3DS per l'anno fiscale in corso. Nonostante il ridimensionamento l'azienda prevede di aumentare le entrate e si concentra sui prossimi mesi per rinvigorire il catalogo di giochi disponibili su Wii U.

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a cura di Roberto Caccia

Nintendo ha ridotto le previsioni di vendita per l'anno fiscale in corso, che si concluderà il 31 marzo 2013. L'azienda stimava di vendere 5,5 milioni di Wii U nel periodo in esame, ma ha dovuto ridurre il dato a 4 milioni. Le proiezioni per il 3DS sono scese da 17,5 a 15 milioni, mentre quelle del DS sono passate da 2,5 a 2,3 milioni.

Iwata ha spiegato agli investitori la situazione finanziaria di Nintendo e le contromosse necessarie per risollevarsi

Nonostante il ridimensionamento delle vendite l'azienda prevede di aumentare le entrate annuali fino a 14 miliardi di yen, circa 113 milioni di euro. L'analisi del periodo successivo al debutto di Wii U ha permesso alle alte sfere di Nintendo di "giocare al rialzo", in virtù di 3 milioni di console vendute tra novembre e la fine di dicembre.

Si tratta di un aumento sostanziale rispetto alle previsioni di ottobre, che indicavano entrate annuali di 6 miliardi di yen (quasi 49 milioni di euro), ma all'epoca il Nintendo 3DS stava vivendo un periodo caratterizzato da vendite fiacche. Da aprile a dicembre l'azienda ha registrato un utile netto di 14,5 miliardi di yen (quasi 118 milioni di euro). Un risultato di gran lunga migliore rispetto alla perdita di 48 miliardi di yen dell'anno scorso (quasi 390 milioni di euro).

Nintendo ha sottolineato che a causa dell'impatto negativo delle vendite di Wii U sui profitti aziendali la perdita operativa è stata di 5,8 miliardi di yen, cioè di 47 milioni di euro. A novembre e dicembre l'azienda giapponese è riuscita a vendere 3,06 milioni di Wii U e 11,69 milioni di giochi per questa console. Fra i più graditi troviamo New Super Mario Bros U, con 2,01 milioni di unità, e Nintendo Land, con 2,33 milioni di unità.

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Per ora la vecchia Wii continua a macinare risultati migliori della nuova arrivata, con 3,53 milioni di unità vendute e 45,08 milioni di videogiochi commercializzati, anche se quest'ultimo è un dato abbastanza prevedibile a causa dell'enorme base installata.

Risultati inversi per il mondo portatile, dove nei nove mesi presi in esame il 3DS ha venduto 12,71 milioni di unità e 39,56 milioni di giochi. A farne le spese il vecchio DS, che si è fermato a 2,15 milioni di unità e a 30,24 milioni di giochi.

Satoru Iwata, presidente di Nintendo, ha avuto il delicato compito di illustrare agli investitori questi risultati. Il dirigente ha spiegato che nonostante le vendite relativamente basse di Wii U non ci sarà un calo di prezzo, come avvenuto dopo il debutto del 3DS nel 2011.

Secondo Iwata il problema principale è da ricercare nei giochi e nei software che non sono ancora riusciti a comunicare il valore della console. Per invertire la tendenza l'azienda rinforzerà il proprio catalogo durante la primavera e l'estate, con alcune esclusive di rilievo in uscita verso la fine dell'anno (come annunciato durante l'ultimo Nintendo Direct).

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La sensazione è che l'azienda si sia lasciata sfuggire di mano la situazione, e che ora si stia concentrando sui rimedi da attuare nei prossimi mesi. Nel frattempo la concorrenza non starà a guardare e sia Sony sia Microsoft potrebbero distogliere l'attenzione da Wii U con le loro nuove console, portando forse a un taglio di prezzo. Voi cosa ne pensate?