World of Tanks Heat, esplosioni ed eroi alla Gamescom 2025!

La maggior parte di voi conoscerà sicuramente World of Tanks, esperienza multiplayer di punta di Wargaming insieme a World of Warships. Un titolo che ha saputo nel corso degli anni attrarre a sé milioni di appassionati, che hanno speso centinaia e centinaia di ore sui polverosi campi di battaglia del gioco. Il fascino dei carrarmati, del resto, è innegabile e l’offerta del celebre publisher a riguardo è a dir poco invidiabile, dato che sono ben 850 i differenti mezzi corrazzati selezionabili all’interno del titolo.

Quello proposto da World of Tanks è un sistema di gioco studiato al minimo dettaglio e dotato di mille sfaccettature, in grado di dar vita a virtuosismi non da poco. Per padroneggiarlo dignitosamente serve quindi un po’ di tempo, in modo tale da entrare in sintonia con le varie dinamiche e meccaniche dell’opera. World of Tanks Heat, nuovo titolo del fortunato publisher, nasce quindi proprio con la volontà di offrire un gioco a tema carrarmati più immediato e veloce, ma non per questo meno profondo. Un’esperienza che abbiamo potuto provare in anteprima assoluta alla Gamescom 2025, dove dopo una breve introduzione ci siamo subito gettati in azione.

A ogni eroe il suo mezzo

World of Tanks Heat propone degli scontri 10vs10 attraverso meccaniche da hero shooter. Prima di poter scendere sul campo di battaglia dovremmo infatti scegliere tra un roster di agenti speciali e di carrarmati, ognuno di essi dotato di abilità e peculiarità uniche, andando così a comporre la combinazione perfetta per arrivare alla vittoria. Quella tra gli eroi e i relativi mezzi di trasporto non è poi una relazione biunivoca ed è pertanto possibile scegliere diversi tank partendo da un unico personaggio.

Un’altra cosa importante da sottolineare riguardo Heat è sicuramente l’ambientazione. Il nuovo gioco di Wagaming, a cui ha lavorato un team internazionale di circa 200 persone, è infatti basato su una linea temporale alternativa. Un setting che non stravolge la realtà, ma che ne propone alcune intriganti varianti che avrebbero potuto realizzarsi se la storia avesse preso una piega leggermente differente. La nuova creatura del celebre publisher si basa infatti su un mix basato sul 70% di tecnologie e mezzi reali e un 30% basato invece sull’immaginazione. Non aspettatevi però componenti futuristici o armi implausibili, bensì un qualcosa di comunque verosimile.

Una scelta che, dopo aver visto e provato il gioco in azione, ci sentiamo fin da ora di promuovere. Da una parte rimanere ancorati alla fedeltà storica avrebbe infatti inibito Heat l’accesso a svariate intriganti meccaniche, mentre dall’altra un’ambientazione troppo fantascientifica ridotto l’appeal del progetto. La commistione trovata dal team di sviluppo sembra quindi essere perfetta e riuscire a prendere il meglio da entrambi i mondi.

Per farvi un esempio di cosa stiamo parlando, durante il nostro hands-on abbiamo provato un carrarmato dotato di un motore di un jet. Una caratteristica che ci ha permesso di attivare quando necessario un boost e fuggire in fretta e furia da situazioni complicate. Un qualcosa di attualmente non esistente, ma che risulta comunque tutto sommato verosimile e che si riesce ad accettare in un gioco del genere.

Senza esclusione di colpi

Durante la nostra prova alla Gamescom 2025 abbiamo potuto provare Heat nella modalità Dominio, con il titolo di Wargaming che dispone però anche di altre modalità, tutte basate su quelle che siamo abituati a vedere negli sparatutto classici. Il dover utilizzare un carrarmato, però, dona un twist differente al tutto, permettendo all’opera di distinguersi dai principali FPS e TPS sul mercato. Un qualcosa che, anche nel breve hands-on a nostra disposizione, abbiamo potuto ben constatare.

Il feeling di usare un bestione da guerra rispetto a un semplice soldato si sente infatti tutto ed è dannatamente accattivante incedere sul campo di battaglia utilizzando i carrarmati. La fisicità del movimento viene resa perfettamente, senza andare a inficiare troppo su quella che è la fluidità dei movimenti. Sebbene non sia per ovvie ragioni paragonabile a quella di uno sparatutto in prima persona tradizionale, vi è infatti un netto distacco rispetto ai movimenti più lenti e ragionati di World of Tanks.

Su Heat a rendere il tutto ancora più dinamico e accattivante sono poi le caratteristiche da hero shooter del titolo, con i tank e il pilota scelti che andranno a inficiare pesantemente quello che è il nostro stile di gioco. Vi sono infatti, come potrete immaginare, sia configurazioni leggere che pesanti, così come mezzi pensati per colpire da lontano e altri che si focalizzano invece sullo scontro da vicino. Impossibile non citare poi anche gli attacchi speciali, che si ricaricano con il tempo e permettono di risolvere a proprio favore qualche situazione difficile.

A causa delle tempistiche ridotte della nostra prova in quel di Colonia non abbiamo ovviamente potuto provare un gran numero di opzioni diverse, ma quelle da noi testate ci sono sembrate convincenti e ben fatte. Per tastare con cura il bilanciamento c’è però ancora un po’ da aspettare.

Il gameplay in ogni caso funziona già bene ed è soprattutto immediato. Una volta imbracciato il pad – o, se preferite, mouse e tastiera – ci vuole difatti poco per comprendere i comandi e buttarsi subito nel cuore dello scontro. Se si vuole padroneggiare il tutto ovviamente vi vuole del tempo, ma il fatto che non ci siano particolari barriere all’ingresso per chi vuole solo divertirsi di tanto in tanto è un aspetto sicuramente positivo.

Molto buono anche l’aspetto tecnico, con World of Tanks Heat che è basato su un engine proprietario che mostra i denti durante il gioco. Effetti speciali, esplosioni e ambientazioni riescono infatti a colpire sul piano visivo e a risultare un quid non indifferente in un gioco spettacolare come la futura creatura di Wargaming.

Trattandosi di un gioco a più giocatori, farà poi sicuramente piacere sapere che Heat sarà predisposto fin dal lancio per il cross play, permettendo così a chiunque di poter giocare con i propri amici indipendentemente dalla piattaforma di gioco preferita. La natura free to play del titolo non deve poi spaventare, dato che i ragazzi di Wargaming ci hanno assicurata che gli acquisti sono relativi praticamente solo a customizzazioni estetiche, con i vari tank ed eroi che potranno invece essere sbloccati tranquillamente tramite la valuta che si ottiene giocando.

World of Tanks Heat: in conclusione

Giudicare un titolo multigiocatore in una breve prova è davvero complesso, ma da quanto abbiamo avuto modo di vedere World of Tanks Heat sembra avere tutte le carte in regola per rivelarsi una piacevole sorpresa. Il nostro hands-on alla Gamescom 2025 ci ha lasciato infatti delle ottime impressioni, convincendoci soprattutto sull’aspetto visivo e sul gameplay. Per saperne di più e per assicurarsi effettivamente della qualità del gioco non ci resta che aspettare, ma se il buongiorno si vede dal mattino con Heat ci sarà probabilmente di cui divertirsi.