Xbox Accessibility: Microsoft vuole l'aiuto dei giocatori disabili

Microsoft espande il suo programma Xbox Accessibility per permettere ai giocatori con disabilità di aiutare gli sviluppatori.

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a cura di Marco Piccirilli

Negli ultimi anni, Microsoft si è sempre battuta per l'inclusività e l'accessibilità nel mondo del gaming, con un occhio di riguardo nei confronti delle persone con disabilità, il che l'ha portata a sviluppare l'Xbox Adaptive Controller, un dispositivo dedicato a chi è affetto da mobilità ridotta. Oggi è stato compiuto un passo ulteriore in quella direzione, grazie all'espansione del programma Xbox Accessibility in direzione di un maggior coinvolgimento dei giocatori disabili, i quali potranno essere selezionati per testare i videogiochi che dispongono di opzioni di accessibilità durante il loro sviluppo.

Questa nuova possibilità era già stata prevista e pianificata nelle nuove linee guida del programma di accessibilità promosso da Xbox, pubblicate nei primi mesi del 2020. In un post sul blog di Xbox pubblicato da poche ore si legge che "a partire da questo momento, gli sviluppatori avranno la possibilità di mandare a Microsoft i loro videogiochi per Xbox o PC e farli analizzare e valutare in modo che rispettino i requisiti delle linee guida del programma." Le linee guida includono dei "tutorial", con tanto di varie considerazioni sull'inclusività, dedicati agli sviluppatori, pensati per rendere alcune meccaniche più fruibili e inclusive: un vero e proprio manuale di design per aprirsi anche ai giocatori disabili.

I giocatori, dal canto loro, potranno includere i loro feedback proprio nei report che Microsoft stessa (che dunque fungerà da intermediaria) dovrà mandare indietro agli sviluppatori, per verificare che questi ultimi si muovano secondo le linee guida. I report, a loro volta, conterranno informazioni aggiuntive e personalizzate, con cui ogni software house potrà affinare il design dei propri videogiochi e magari avere anche la consulenza gratuita di veri e propri esperti di accessibilità. Nel caso in cui venissero trovati problemi durante la fase di testing, gli sviluppatori riceveranno feedback dettagliati, con tanto di screenshot, brevi video e altre informazioni utili, in modo da capire in quali punti, magari, apportare qualche modifica.

La strada per rendere i videogiochi più accessibili, nonostante gli sforzi degli ultimi anni, resta ancora lunga: va detto, però, che alcune compagnie stanno facendo più sforzi di altre, e Microsoft è una di quelle. Questa mossa, in particolare, potrebbe davvero segnare uno spartiacque per Xbox, che da oggi si è aperta ancora di più ai giocatori con disabilità. Anche in casa Sony qualcosina si sta muovendo: Naughty Dog, infatti, è stata universalmente riconosciuta per il suo lavoro legato all'accessibilità in The Last of Us Part II, che include un completissimo menu dedicato e altamente personalizzabile.

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