XDefiant di Ubisoft è ufficialmente morto

XDefiant chiude definitivamente i server: lo sparatutto gratuito di Ubisoft non è più accessibile dopo l'annuncio di chiusura dei mesi scorsi.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Il mercato degli sparatutto online in prima persona si rivela ancora una volta un territorio implacabile per chi tenta di sfidare i colossi consolidati. XDefiant, l'ambizioso progetto di Ubisoft pensato per conquistare una porzione dell'audience dominato da titoli come Call of Duty e Fortnite, ha definitivamente chiuso i battenti dopo mesi di declino inarrestabile. La definitiva messa offline, avvenuta tra il 3 e il 4 giugno scorsi a seconda del fuso orario, segna la conclusione di un esperimento che non è riuscito a trovare la propria identità in un settore saturo di proposte simili.

La strategia di Ubisoft per XDefiant rifletteva la tendenza delle major dell'industria videoludica di investire massicciamente negli sparatutto multiplayer, nella speranza di intercettare quella base di utenti che dedica la maggior parte del proprio tempo di gioco a pochi titoli dominanti. Tuttavia, la realtà si è dimostrata più complessa delle aspettative: conquistare spazio in un mercato dove i giocatori hanno già consolidato le proprie abitudini richiede più di una semplice alternativa tecnicamente valida.

I segnali di difficoltà erano emersi chiaramente già a dicembre dello scorso anno, quando il team di sviluppo aveva adottato misure drastiche per limitare l'espansione della base utenti. La rimozione dai negozi digitali aveva impedito nuovi download, mentre la disattivazione della registrazione di nuovi account aveva di fatto congelato la community esistente. Solo i giocatori già attivi potevano continuare a utilizzare il servizio, una strategia che rappresentava l'ultimo tentativo di mantenere viva un'esperienza ormai in fase terminale.

Particolarmente significativo è stato il fallimento del settore eSport di XDefiant, un aspetto cruciale per la longevità di qualsiasi sparatutto moderno che ambisca a competere con i titoli di riferimento del genere. L'assenza di una scena competitiva strutturata ha privato il gioco di quella componente spettacolare e coinvolgente che alimenta l'interesse a lungo termine della community. Gli aggiornamenti e le novità introdotte nei mesi successivi al lancio non sono riusciti a compensare questa mancanza fondamentale, lasciando il titolo in una posizione di marginalità crescente.

La densità del mercato degli sparatutto rappresenta oggi una delle sfide più complesse per qualsiasi nuovo ingresso nel settore

I giocatori tendono a concentrare il proprio tempo su pochi titoli, sviluppando competenze specifiche e legami sociali che rendono difficile l'abbandono per nuove esperienze, anche quando queste presentano elementi innovativi o una qualità tecnica apprezzabile.

Nonostante il fallimento di XDefiant, Ubisoft non sembra intenzionata a ridimensionare i propri investimenti nel settore dei giochi live service. L'azienda francese continua a considerare questo modello di business una priorità strategica, convinta che la chiave del successo risieda nell'individuare la formula giusta piuttosto che nell'abbandonare completamente l'approccio. Questa perseveranza riflette la convinzione diffusa nell'industria che i giochi live service rappresentino il futuro più redditizio del gaming, nonostante gli evidenti rischi associati a investimenti così massicci.

La fine di XDefiant solleva interrogativi più ampi sulla sostenibilità delle strategie attualmente adottate dalle major per penetrare mercati già maturi. La passione dimostrata dal gruppetto di appassionati che continuava a giocare fino all'ultimo giorno non è bastata a giustificare il mantenimento dei server, evidenziando come nel mondo dei live service la nicchia, per quanto fedele, non sia sufficiente per garantire la sopravvivenza di un progetto dalle ambizioni commerciali così elevate.