Bio-Energia, stavolta dalle olive

Abbiamo raccolto per voi alcune novità provenienti dai diversi ambienti scientifici. Nei prossimi anni la nostra vita quotidiana potrebbe essere molto diversa, grazie alle intuizioni e agli sforzi di scienziati e ricercatori.

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a cura di Tom's Hardware

Bio-Energia, stavolta dalle olive

Tutti conosciamo la delizia dell'olio d'oliva, ma pochi si sono mai soffermati sulle qualità dei noccioli. Un'azienda di Madrid, invece, sta riuscendo ad alimentare più di trecento edifici con l'energia ottenuta dai noccioli d'oliva; questi vengono compressi e trasformati in etanolo, dal quale poi si ricava l'energia che alimenta le strutture. La resa non è molto alta, da circa 100 chili di olive si ottengono cinque chili e mezzo di etanolo, ma d'altra parte la materia prima, fino a ieri, non era che immondizia, quindi a costo zero. L'altro vantaggio collaterale è che si ridurrebbe molto l'impatto ambientale della produzione d'olio, per non parlare della possibilità di arrivare a recuperare il materiale anche da bar e abitazioni. Per il momento, però, alcuni ambientalisti sono perplessi, perché la combustione dei noccioli produce molti prodotti contaminanti.

Il naso digitale

Il "naso elettronico" non è un concetto nuovo, ma per ora siamo ancora lontani da un dispositivo del tutto soddisfacente. L'ultima novità del campo è un naso che simula quello degli animali: una missione piuttosto difficile, visto che già imitare l'olfatto umano è complicato, e che questo è uno dei meno sviluppati del pianeta. Il naso umano, infatti, ha 350 tipi di ricettori, mentre quello di un gatto o di un cane ne conta diverse migliaia. L'identificazione di un odore è un processo di selezioni successive, che parte da grandi categorie, per arrivare al riconoscimento di caratteristiche sempre più fini. Al momento si sta cercando di scoprire la funzione di ogni sensore, per poi renderli più precisi e specifici, e quindi capaci di riconoscere tutti i componenti dei diversi odori.