300mila dollari l'anno per non fare niente, e si licenzia pure

Dietro la facciata di successo delle aziende tech, si nasconde un problema meno noto ma davvero grave: il "lavoro fittizio".

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

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L'industria tech è nota per essere un settore dinamico, innovativo e in rapida crescita, che offre opportunità di carriera e stipendi elevati a molti professionisti qualificati. Tuttavia, dietro la facciata di successo, si nasconde anche un problema meno noto ma davvero grave: il "lavoro fittizio".

Si tratta di un termine usato per descrivere le attività che non aggiungono valore all'azienda, ma che vengono assegnate ai dipendenti per giustificare la loro esistenza o quella dei loro manager. Si tratta di progetti inutili, riunioni improduttive, report inutilizzati, processi burocratici e altre forme di spreco di tempo e risorse.

Il lavoro fittizio non solo danneggia la produttività e la redditività delle aziende tech, ma anche la motivazione e la soddisfazione dei lavoratori, che si sentono frustrati, annoiati e sottoutilizzati. Inoltre, crea una cultura tossica, in cui i manager incompetenti o insicuri cercano di proteggere il loro potere creando posti di lavoro fittizi o gonfiando i loro team con persone che non servono.

Secondo un articolo di Business Insider, il lavoro fittizio nell'industria tech è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui:

  • La crescita esponenziale delle aziende tech negli ultimi anni, che ha portato a una sovrabbondanza di capitali e a una scarsità di talenti. Questo ha spinto le aziende a assumere più persone di quante ne avessero bisogno, senza avere una strategia chiara o una visione a lungo termine.
  • La pressione degli investitori e del mercato, che ha spinto le aziende a mostrare numeri impressionanti e a competere per la quota di mercato. Questo ha portato le aziende a lanciare nuovi prodotti o servizi senza valutare la loro utilità o fattibilità, e a creare team dedicati a progetti destinati al fallimento.
  • La mancanza di leadership e di accountability, che ha permesso ai manager mediocri o disonesti di prosperare. Questi manager hanno usato il loro potere per creare posti di lavoro inutili per i loro amici o parenti, per assegnare compiti irrilevanti ai loro sottoposti per tenerli occupati o per evitare di prendere decisioni difficili.

Il problema del lavoro fittizio nell'industria tech non è solo un fenomeno isolato o marginale. Secondo uno studio della società di consulenza Gallup, il 60% dei lavoratori si sente disimpegnato dal proprio lavoro, il che significa che non si sentono coinvolti emotivamente o intellettualmente nelle loro attività. Questo implica un enorme costo economico e sociale, sia per le aziende che per i lavoratori.

Questo è quello che è successo a Graham, un ricercatore scientifico assunto da Amazon per sviluppare funzionalità per Alexa, l'assistente vocale dell'azienda. Nonostante le alte aspettative iniziali, Graham ha trascorso due anni saltando da un team all'altro, senza avere una chiara direzione o un progetto significativo da portare a termine. Nonostante il suo stipendio annuo di oltre 300.000 dollari, ha visto il suo lavoro produrre pochissimi risultati tangibili.

Sotto la minaccia del licenziamento, Graham è stato finalmente assegnato a un progetto per l'utilizzo dell'apprendimento automatico per migliorare le raccomandazioni musicali di Amazon, che ha descritto come "la prima cosa veramente interessante a cui ho lavorato". Era felice di sentirsi un membro prezioso del team, ma il manager di Graham gli disse qualcosa di sorprendente: il progetto finito, a cui Graham ha lavorato per più di un mese, non avrebbe visto la luce. Si trattava semplicemente di un esercizio per soddisfare i termini del suo piano di performance e prolungare il suo impiego, gli fu detto. Graham lasciò Amazon poco dopo.

La situazione di Graham è solo uno dei tanti casi in cui i dipendenti si trovano a dover fronteggiare il "lavoro fittizio". Grandi aziende tecnologiche come Google e Meta hanno dovuto licenziare migliaia di dipendenti quest'anno, citando la necessità di ridurre i costi e migliorare l'efficienza. Tuttavia, molti dipendenti sono frustrati dal fatto che la loro esperienza lavorativa sia caratterizzata da progetti vuoti e mancanza di direzione.

Ma cosa può essere fatto per risolvere questo problema? È importante che le aziende sviluppino una cultura aziendale che valorizzi il lavoro significativo e offra ai dipendenti progetti stimolanti e sfidanti. Invece di relegare i dipendenti a mansioni vuote, le aziende dovrebbero concentrarsi sullo sviluppo di una visione chiara e fornire le risorse necessarie per realizzarla.

Inoltre, è essenziale che le aziende stabiliscano criteri di valutazione delle prestazioni basati sui risultati effettivi e non solo sulle apparenze. Ciò incoraggerebbe i dipendenti a lavorare in modo più efficiente e a concentrarsi sul raggiungimento di obiettivi concreti.

Infine, i dipendenti stessi dovrebbero cercare di essere proattivi nell'affrontare la situazione del "lavoro fittizio". Se si trovano a svolgere compiti che sembrano privi di significato, dovrebbero cercare di coinvolgere i propri superiori per discutere di possibili progetti più interessanti e significativi. La comunicazione aperta e la volontà di cercare soluzioni possono aiutare a rompere il ciclo del "lavoro fittizio".

Il fenomeno del "lavoro fittizio" rappresenta una sfida sia per i dipendenti che per le grandi aziende tecnologiche. È necessario un cambio di mentalità da entrambe le parti per garantire che le risorse vengano utilizzate in modo efficiente e che i dipendenti si sentano valorizzati e motivati.