Hardware: tecnologie immersive allo UOIT

Quattro chiacchiere in libertà su alcune tecnologie future, tra errori del passato e progetti di un'università statunitense con le tecnologie immersive.

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a cura di Tom's Hardware

Hardware: tecnologie immersive allo UOIT

Come appassionati di tecnologia immersiva, la visita all'università è stata una grande opportunità per esaminare alcuni prodotti che appartengono a quel settore:

Oculus Rift Developer Kit

Avevamo già visto l'Oculus Rift, ma la nuova opportunità ci ha permesso di tenere traccia dei progressi offerti dall'azienda a sviluppatori e appassionati.

La prima volta che abbiamo visto il "Rift" in azione siamo rimasti conquistati e vista l'opportunità ci siamo fiondati in una nuova prova (della versione non HD), raccogliendo migliori sensazioni. L'head tracking è fantastico e la profondità visiva è ottima. Detto questo, rimangono problemi di ghosting, specialmente nei giochi molto luminosi con contrasto elevato. Il problema è molto meno marcato negli ambienti scuri come quelli di Left 4 Dead.

La bassa risoluzione (1280x720 totale, con ogni occhio limitato a 640x720) si nota. Uno schermo a 1080p sarebbe il minimo per il prodotto finale – e fortunatamente sarà così, grazie anche un Dev Kit 2.0 con schermo 1080p e tracking posizionale, una funzione che il modello originale non offre. La versione commerciale dovrebbe avere persino specifiche migliori.

Epson Moverio BT-100 Augmented Reality Glasses

Per i media tradizionali i Google Glass sono gli unici prodotti indossabili a realtà aumentata in sviluppo. Non è così: Epson sta lavorando sui propri Moverio BT-100 ormai da anni. Si tratta però di un prodotto molto differente.

Google offre un singolo e piccolo HUD sopra l'occhio destro dell'utente, mentre la soluzione di Epson ne ha due, ognuno in grado di coprire gran parte dell'area davanti agli occhi di chi li indossa. Il Moverio è a metà tra l'Oculus Rift e i Google Glass. Questo rende la proiezione virtuale stereoscopica possibile e le potenziali applicazioni sono molto più interessanti.

Il seguente video dimostrativo mostra come il Moverio potrebbe aiutare un tecnico a disassemblare un macchinario con cui non ha familiarità:

È un proof of concept davvero impressionante messo insieme da Scope, un'azienda impegnata nel settore della realtà aumentata. È importante notare che sono necessari software e hardware specializzato, non incluso con i Moverio, come una videocamera stereo montata sulla testa.

La soluzione di Epson così come è abbastanza limitata. Gira su Android è può riprodurre video che l'utente percepisce come se fossero su uno schermo da 80 pollici, con una risoluzione di 480x540 pixel per occhio. A questo punto il Moverio è più di un mulo per i test di possibili applicazioni ed Epson è la prima ad ammettere che non è pronto per il mercato consumer. Non possiamo però far altro che applaudire alla dedizione dell'azienda verso la ricerca e sviluppo sperando che un giorno seguirà un prodotto mainstream.

The Cave Automatic Virtual Environment (CAVE)

CAVE sta Cave Automatic Virtual Environment. È una stanza che combina tecnologie di rendering stereoscopico e il motion tracking per fornire uno spazio virtuale senza soluzione di continuità. I proiettori a corto raggio creano immagini di due muri e un piano di una stanza con più videocamere che osservano l'utente. I proiettori proiettano immagini 3D attive riprodotte da un server che usa schede video Nvidia Quadro. Mentre il computer traccia il movimento, il sistema di proiezione adatta e cambia la posizione e il campo visivo.

È difficile da descrivere, ma il video sotto dovrebbe darvi un'idea migliore delle sue capacità:

L'università usa CAVE per ricerca, e la facoltà afferma che è molto utile per il lavoro sull'interazione uomo-macchina, o per lavorare con una moltitudine di dati simultaneamente. Le applicazioni commerciali di CAVE solitamente coinvolgono prototipazione e architettura. Anziché immaginare come le cose saranno sulla base di un progetto, il CAVE permette agli ingegneri di creare edifici digitali, camminarci attraverso e trovare falle o potenziali miglioramenti prima di posare mattoni a malta.

È vero che gli HMD come Oculus Rift possono aiutare con questa sorta di operazioni, ma CAVE è unico nell'offrire prospettive in tempo reale in base alla posizione della testa in uno spazio 3D. La nostra visita alla University of Ontario Institute of Technology finisce qui, ed è stato interessante immergersi in quella che sarà la prossima generazione di software e hardware. La notizia più bella è che l'attesa probabilmente non sarà molto lunga.