La breve storia della fotografia digitale è stata segnata dalla "corsa ai pixel", ossia la continua impresa basata sul concetto che "più è meglio", che ci ha portato da un milione di pixel a sei in pochi anni. Su questa pagine abbiamo scritto molte volte che il numero di pixel determina solo la possibile dimensione di stampa su carta. La cosiddetta "qualità dell'immagine" dipende da fattori più difficili da valutare: qualità delle ottiche, fedeltà dei colori, qualità del contrasto, capacità di valutare le condizioni di luce e di bilanciare il bianco. Per offrire un apparecchio di alta qualità è necessario usare tecnologie allo stato dell'arti.
L'offerta al pubblico consumer di macchine con risoluzione di 6 megapixel è sensata per due motivi. Prima di tutto, è la stessa risoluzione delle più popolari reflex digitali (come le famose Canon 300D e Nikon D70); secondariamente, la giustificazione commerciale è indiscutibile. Anche se il cliente ben informato sa che è meglio un'eccellente 3 megapixel di una pessima 6 megapixel, è difficile sconfiggere l'effetto della pubblicità e dei grandi numeri. In breve, per un fotografo che non vede l'ora di passare al digitale, una compatta da 6 megapixel è una buona possibilità, specialmente ora che molti produttori si sono dati a questa categoria di apparecchi.
Abbiamo scelto quattro fotocamere digitali - Kodak DX7630, Olympus C-6, Fuji FinePix F710 e F610. Come vedremo ciascuna di esse ha qualcosa da offrire a un certo tipo di pubblico, dal principiante al più esperto. Non entreremo nei dettagli di ogni apparecchio, ma vi offriremo un'idea dei punti forti e dei difetti, senza dimenticare il lato pratico e la facilità d'uso, ossia quella cosa che ci permette di iniziare a premere bottoni senza prima leggere pagine su pagine di manuali tecnici.
All'interno della comparativa valuteremo anche il problema "qual'è lo scopo di questi sei milioni di pixel?".