Amazon vende più libri elettronici che testi stampati con copertina rigida. Lo ha comunicato la stessa azienda, spiegando che negli ultimi tre mesi sono stati venduti 143 eBook ogni 100 libri cartonati. Si tratta inoltre di una tendenza in rapida crescita: se si considerano solo le ultime quattro settimane infatti il rapporto è di 180 a 100.
Jeff Bezos con il Kindle.
Questo fenomeno è ancora più rilevante se all'equazione si aggiunge il fatto che il catalogo Kindle include solo 630.000 libri, una piccola frazione di tutti i titoli disponibili su Amazon. Ci sono anche quasi due milioni di titoli gratuiti, perché privi di copyright, che giustamente non sono stati calcolati nel totale delle vendite.
Il risultato è entusiasmante, come conferma anche l'AD Amazon Jeff Bezos. "È sorprendente se considerate che vendiamo libri cartonati da 15 anni, ed eBook da 33 mesi", ha detto. Non bisogna pensare tuttavia che i libri classici vadano male: le vendite infatti sono cresciute del 22% nello stesso periodo. I libri tascabili vanno ancora meglio.
La potenziale minaccia dell'iPad di Apple non sembra essere quindi un vero pericolo. A sostenere Amazon c'è il Kindle, un dispositivo che soddisfa di più chi legge molto. La sua tecnologia infatti favorisce una visualizzazione migliore del testo, e la lettura è meno stancante. Il Kindle, inoltre, è molto più leggero e maneggevole dell'iPad.
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Il Kindle conta inoltre su altri due fattori chiave. Il primo è il prezzo, che è stato recentemente ridotto drasticamente (Nuovo Amazon Kindle DX a prezzo popolare). È bastata quest'azione a far triplicare le vendite.
Il secondo è invece un meno piacevole "lock-in": quando si compra un Kindle, e ci si costruisce una biblioteca, è quasi impossibile lasciare Amazon, a meno di perdere anche i libri. Si può però cambiare dispositivo, visto che ci sono applicazioni Kindle per iPhone, Android, Mac Os e Windows.
I timori per la concorrenza dell'iPad avevano fatto perdere valore alle azioni di Amazon. Con queste notizie l'azienda spera di recuperare la fiducia degli investitori.