AMD prende le distanze da Fusion, la strizza legale è Arctic

Il termine Fusion è al centro della polemica. AMD ha cambiato nome all'iniziativa che circoscrive tutte le operazioni che riguardano le proprie APU. La decisione potrebbe essere stata presa per evitare problemi di carattere legale con la svizzera Arctic, che possiede i diritti sul marchio in Europa, e non come dichiarato dall'azienda per ridefinire con precisione i canoni del progetto.

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a cura di Manolo De Agostini

AMD ha detto addio al nome Fusion System Architecture (FSA), che fa da cappello all'iniziativa che unisce processore e core grafico all'interno di un unico die (APU), per passare alla definizione più tecnica Heterogeneous Systems Architecture (HSA). Una scelta sulla carta del tutto insignificante, ma che nelle motivazioni potrebbe nascondere un gustoso retroscena.

L'improvvisa decisione potrebbe collegarsi a problemi di carattere legale e non, come affermato dal corporate fellow dell'azienda Phil Rogers, alla volontà di usare un nome "più rappresentativo dell'intera comunità tecnica che si sta impegnando in quest'area molto importante della tecnologia e dello sviluppo della programmazione".

AMD, secondo quanto riportato dal tedesco Heise.de, sarebbe infatti alle prese con la grana Arctic (ex Arctic Cooling), che adotta il marchio Fusion per alcuni alimentatori e ne ha i diritti di sfruttamento sul territorio europeo dopo averli acquistati da una certa Boot Up International Ltd.

L'azienda svizzera ritiene di essere stata danneggiata dall'uso del termine Fusion fatto da AMD e perciò starebbe raccogliendo il materiale necessario per portarla in tribunale. Tra le due parti ci sono stati colloqui infruttuosi negli ultimi mesi, cessati a quanto pare per richieste di licenza sul marchio ritenute troppo elevate. 

Va segnalato - e questa è la principale tesi difensiva - che sul mercato non ci sono prodotti AMD a marchio Fusion, che rimane un nome usato negli slogan (The Future is Fusion), per qualche iniziativa e internamente all'azienda.

Arctic sembra comunque intenzionata ad andare per la propria strada, e secondo Heise.de avrebbe già inviato lettere a 18 tra rivenditori e distributori in Germania, Francia e Austria chiedendo di bloccare la vendita di tutti i notebook, PC, motherboard e APU AMD. Se lo faranno o meno, non è dato sapersi. E mentre crediamo che Arctic abbia tutti i diritti di agire come meglio crede, riteniamo che l'episodio sia quantomeno bizzarro, ancor più della diatriba tra Asus e Hasbro sull'uso del nome Transformer Prime.