AMD taglia gli ordini di chip perchè il mercato PC è in crisi

AMD rivede il proprio accordo con GlobalFoundries riguardo la fornitura di wafer di chip. Si vende meno, il mercato PC è in crisi e l'azienda deve cercare di risparmiare per provare a risanare le proprie finanze.

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a cura di Manolo De Agostini

AMD ha modificato il suo accordo con la fonderia GlobalFoundries per la fornitura di wafer di chip, ritoccando quanto stabilito a marzo. Per allinearsi alle attuali dinamiche del mercato PC, AMD ha ridotto il volume di wafer acquistati nel quarto trimestre 2012 e stabilito prezzi fissi e altre clausole che si applicano ai prodotti che acquisterà dalla fonderia fino al 31 dicembre 2013.

AMD stima di acquistare wafer da GlobalFoundries per circa 115 milioni di dollari nel quarto trimestre (contro i 500 milioni previsti in passato) e per 1,15 miliardi nell'anno fiscale 2013. L'azienda si è inoltre impegnata ad acquistare wafer dal suo ex ramo produttivo, ora in mano al braccio finanziario del governo di Abu Dhabi, per circa 250 milioni di dollari nel primo trimestre 2014.

La casa di Sunnyvale prevede di negoziare con GlobalFoundries i restanti acquisti previsti per il 2014 nel corso del prossimo anno. Nel frattempo eseguirà un ultimo pagamento di 320 milioni di dollari a GlobalFoundries in base alla modifica dell'accordo precedente, stabilito sul principio del "prendi o paghi" (take or pay).

L'impatto di questo esborso sarà diluito su più trimestri, con 80 milioni messi al bilancio entro il 28 dicembre 2012, 40 milioni entro il primo aprile 2013 e 200 milioni versati mediante un "pagherò cambiario" entro il 31 dicembre del prossimo anno.

Oltre a questo, nel quarto trimestre 2012 AMD metterà a bilancio una quota di terminazione dell'accordo pari a circa 165 milioni di dollari. Infine la nuova intesa tra le due aziende prevede che AMD, pronta a passare ai 28 nanometri, ridurrà i rimborsi a GlobalFoundries per i costi di ricerca e sviluppo.

A seguito di tutte queste operazioni, AMD prevede di tornare a generare un flusso di cassa nella seconda metà del 2013 e risparmiare 65 milioni di dollari netti con il nuovo accordo. "L'annuncio di oggi dimostra che la collaborazione a lungo termine strategica tra AMD e GlobalFoundries continua a portare benefici a entrambe le società", ha dichiarato Rory Read, presidente e amministratore delegato di AMD. "Le prestazioni di GlobalFoundries nel soddisfare le nostre esigenze di fornitura nel 2012 sono state adeguate. Rimangono un partner strategico e importante per il futuro".

"Siamo impegnati a sviluppare e far crescere il nostro business con GlobalFoundries, aumentando il nostro impegno su APU e chip grafici. Il nuovo accordo è un altro passo intrapreso per rafforzare ulteriormente il nostro rapporto con GlobalFoundries e le fondamenta finanziarie di AMD", ha concluso Rory Read.

Questa manovra si aggiunge alla ristrutturazione societaria annunciata qualche mese fa, con il licenziamento del 15% della forza lavoro. Più recente invece l'intenzione di vendere il campus di Austin in Texas per 150/200 milioni entro il primo trimestre 2013. È chiaro che l'azione dei dirigenti AMD è votata a un contenimento dei costi, sulla base di un mercato PC in declino e finanze dissestate. Ci auguriamo che quanto risparmiato possa essere dirottato, almeno in parte, su nuovi progetti che permettano ad AMD di tornare sulla cresta dell'onda.