Anche Nokia si affida alla cassa integrazione

Nokia mette in cassa integrazione 2500 dipendenti e chiude un centro ricerca

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a cura di Dario D'Elia

Nokia si appresta a tagliare la produzione del suo più importante impianto finlandese. Presso lo stabilimento di Salo, nei prossimi mesi, più di 2500 persone saranno messe, a rotazione, in cassa integrazione. L'obiettivo di Nokia è di ridimensionare i costi del settore telefonia di circa 700 milioni di euro.

Anche la Ricerca & Sviluppo ne soffrirà, poiché è prevista la chiusura del centro di ricerca di Jyvaskyla (320 addetti) e il taglio ulteriore di altri 90 specialisti dislocati nelle altre strutture del paese.

"Con questi piani, puntiamo a ridurre la produzione di Salo per riflettere la riduzione della domanda, mentre le operazioni nella fabbrica continueranno ininterrotte", si legge nel comunicato di Juha Putkiranta, dirigente di Nokia.

Il mercato globale della telefonia mobile è destinato a rallentare nel 2009, con una crescita rispetto allo scorso anno del 10/20%. Nokia, secondo alcuni esperti, potrebbe semplicemente aver deciso di giocare d'anticipo rispetto alla probabile contrazione della sua share nel segmento smartphone.

L'unica nota positiva per i dipendenti Nokia è che la Finlandia è uno dei paesi con il sistema welfare più avanzato del mondo.