Android KitKat, ecco il concorso per vincere un Nexus 7

Arriva anche in Italia il concorso per vincere un Nexus 7 con Nestlé KitKat.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Compri un KitKat e vinci un Nexus 7. La promozione organizzata da Google e Nestlè arriva anche in Italia, parte integrante dell'accordo tra le due compagnie grazie al quale la nuova versione di Android si chiamerà proprio come il famoso snack al cioccolato (Android 4.4 Kitkat è in sviluppo, 1 miliardo di androidi dopo).

Prossimamente troveremo quindi nei negozi confezioni di KitKat con il famoso robottino verde, e all'interno un codice da inserire sul sito promo.kitkat.it. Alcuni fortunati vinceranno l'ultimo tablet realizzato da Google (un'estrazione alla settimana, più altri 14 in quella finale) e altri potranno consolarsi con cinque euro da spendere sul Play Store. C'è tempo fino al prossimo 28 dicembre per provare a vincere. Non sarà certo emozionante quanto trovare un biglietto dorato in una barretta di cioccolato Wonka, ma di certo l'operazione è destinata al successo.

Vale la pena notare che le due aziende hanno sviluppato questa collaborazione senza scambio di denaro. Per entrambe si tratta di guadagnare visibilità, e potenzialmente raggiungere un pubblico più ampio. Google spera che ci siano consumatori di KitKat che ancora non conoscono il mondo Android, e Nestlé punta a quegli appassionati del robottino verde che per ora consumano dolciumi della concorrenza.

Se per Nestlè tuttavia i vantaggi sono indiscutibili, Google affronta anche qualche rischio. Tanto per cominciare si mette in gioco il valore simbolico di Android: il sistema operativo per molti è simbolo di libertà, soprattutto per la sua base open source, e di certo a qualcuno non piacerà vederlo ridotto a una specie di cartellone pubblicitario.

E poi c'è l'immagine di Nestlé. Per molti la società svizzera è solo un famoso marchio alimentare, ma tante persone guardano con sospetto a un nome che raccoglie centinaia di prodotti diversi. L'azienda in passato è stata oggetto di critiche, e persino campagne di boicottaggio: dalla questione sul latte artificiale al latte per bambini inquinato (Italia, 2009), dagli OGM alla deforestazione. I casi sono stati tanti, e lo scorso aprile, infine, l'AD Peter Brabeck ha fatto parlare ancora di sé quando ha affermato che "gli esseri umani non hanno diritto all'acqua".

Qualcuno quindi pensa che l'azienda svizzera sia la più cattiva del mondo, e per quanto se ne possa discutere un po' sorprende che Google abbia voluto legare il proprio nome proprio a quello di Nestlé. Forse è perché ci vuole un po' di dolcezza per bilanciare l'amara verità: "don't be evil" è una stupidaggine.