App Store non può essere un marchio di Apple

Microsoft contesta allo US. Patent and Trademark Office la registrazione Apple del marchio App Store. Si tratta di termini generici che i concorrenti dovrebbero essere liberi di usare senza pagare alcuna licenza.

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a cura di Dario D'Elia

Microsoft ha richiesto all'ente brevetti statunitense di negare ad Apple ogni diritto sul marchio "App Store". La tesi del colosso di Redmond è che si tratti di termini generici, che tutti concorrenti dovrebbero poter usare senza limitazioni o costi.

App Store

Apple ha registrato il marchio nel 2008 pensando a un sistema centralizzato online per la distribuzione software a PC, smartphone e altri dispositivi. La questione di fondo per Microsoft è che il termine "app" è generico se applicato a ciò che viene venduto nell'App Store, e "store" è generico per la tipologia di negozio. Insomma, non sembrerebbe sussistere alcuna nota caratterizzante nell'abbinamento.

Di fatto "app store" indica di solito un negozio online che si occupa della vendita di applicazioni.

A questo punto l'ultima parola spetta allo US. Patent and Trademark Office: le riflessioni al riguardo richiederanno senza ombra di dubbio almeno un semiologo. Il rapporto tra significante e significato, nonchè diritti correlati, sembra essere sempre più dibattuto.