Apple e l'Antitrust, anche iAd nel mirino?

Non ci sono solo gli strumenti di programmazione a far storcere la bocca alle autorità statunitensi che regolano il mercato. Apple potrebbe finire in un'indagine che riguarda anche iAd, la piattaforma pubblicitaria per iPad e iPhone.

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a cura di Manolo De Agostini

La chiacchierata indagine dell'antitrust statunitense nei confronti di Apple sul nuovo SDK di iPad e iPhone (L'Antitrust vuole indagare sui paletti di Apple), potrebbe riguardare anche iAd, la piattaforma pubblicitaria figlia dell'acquisizione di Quattro Wireless (iPhone OS 4.0, multitasking, giochi e versatilità).

La FTC sta infatti raccogliendo dati sul mercato pubblicitario per verificare se l'acquisto di AdMob da parte di Google per 750 milioni mini la concorrenza nel mercato. L'indagine ha coinvolto alcuni sviluppatori, a cui è stato detto che l'agenzia sta tenendo sott'occhio anche iAd. La stessa AdMob ha avuto conversazioni con la FTC riguardo il servizio pubblicitario per dispositivi portatili Apple.

Al centro dell'indagine potrebbero esserci clausole che impediscono la divulgazione a terzi, senza il preventivo consenso scritto di Apple, di dati del dispositivo. Clausole di questo tipo potrebbero impedire a soluzioni pubblicitarie terze di concorrere ad armi pari con iAd. Apple starebbe valutando, in virtù di queste voci, una revisione delle clausole "incriminate". L'indiscrezione è però tutta da verificare.

In ogni caso l'avvio di un'inchiesta contro Apple, secondo alcuni esperti, potrebbe fallire miseramente. È di questo avviso Hillard Sterling, avvocato antitrust dello studio Freeborn & Peters LLP: "È difficile provare per il governo le accuse. Deve dimostrare che la condotta di Apple riduce la competizione e questo richiede che ci sia la prova di un'assenza di scelta". In effetti, Apple potrebbe dimostrare che non è monopolista del mercato smartphone semplicemente parlando della superiore diffusione dei prodotti concorrenti.