Asta frequenze LTE: solo 50 milioni per banda larga?

L'asta per le frequenze LTE potrebbe racimolare più denaro di quanto il Ministro Tremonti ha previsto per il ddl stabilità. Oltre i 2,4 miliardi il 10% finirà investito nella banda larga, ma anche nella migliore delle ipotesi la cifra sarà di al massimo 50 milioni.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Il ricavato proveniente dall'asta per le frequenze LTE servirà soprattutto a finanziare comuni, regioni, ammortizzatori sociali e università più che spingere lo sviluppo della banda larga. Grazie a una lunga intervista rilasciata dal segretario generale dell'Agcom e vice presidente dell'European Radio Spectrum Policy Group, Roberto Viola, al Corriere delle Comunicazioni lo scenario che si prospetta è più chiaro.

Il paese attende la banda larga

Come abbiamo già anticipato, il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha previsto per il ddl di stabilità ben 5,5 miliardi di euro di risorse, di cui 2,4 miliardi provenienti dall'asta per le vecchie frequenze TV. Secondo Viola questo è il risultato medio stimato: nella migliore delle ipotesi si potrebbero raggiungere anche i 2,9 miliardi – nella peggiore i 2,1. 

"Dipenderà ovviamente dallo svolgimento dell'asta. Ricordo inoltre che la legge prevede fin d'ora che della somma eccedente i 2,4 miliardi di euro, il 10% sia destinato a investimenti sulla larga banda", ha ricordato il segretario AGCOM alla testata.

Quindi anche nello scenario più roseo degli eventuali 500 milioni eccedenti solo 50 finirebbero nelle casse dello sviluppo broadband: praticamente un po' più del doppio degli incentivi 2010 (Governo, 50 euro di bonus per l'ADSL). In barba alle richieste di re-investimento dell'Unione Europea.

"Nell'articolo 17 del testo posto a consultazione pubblica si dice poi che i canoni degli operatori esistenti per le reti GSM e UMTS si devono adeguare e gli operatori ottengono un piccolo sconto se pagano tutto insieme. Ed è anche previsto uno sconto del 3% per le reti verdi, cioè per i network a basso consumo di energia. Nella nostra consultazione per gli 800 Mhz si parte da quello che il governo ha messo nel bando 3G, aumentato fino al 75%: parliamo di circa 14 milioni di euro ogni 5 Mhz. Sulle dinamiche di gara inciderà la presenza o meno un nuovo entrante. Per il momento, comunque, si tratta soltanto di ipotesi in consultazione". 

E il "nuovo entrante" secondo indiscrezioni potrebbe essere proprio PosteMobile.

(Fonte: Corriere delle Comunicazioni)