Le Aste al ribasso stanno avendo sempre più successo. D'altronde come reagire di fronte alla possibilità di acquistare beni di ogni genere con sconti da fantascienza? Il sistema è semplice: per aggiudicarsi un oggetto occorre individuare l'offerta più bassa che non sia stata fatta da nessun altro utente.
Il nuovissimo Shakebid, ad esempio, con una quota minima di un centesimo e offerte da un euro, ha messo all'asta MacBook Air, Ducati Monster 696, Samsung LCD da 40 pollici, etc. Per accedere all'asta e ad ogni rilancio bisogna ogni volta pagare dazio tramite un account PayPal. In pratica il sistema è lo stesso di Bidrun, Asteclub, Astaribasso, Astapazza, Lowbid, Bidpremium, Youbid e tanti altri.
I responsi sono positivi. Insomma non si tratta di truffe ma di un vero sistema economico che ovviamente vede sempre vincere il banco – anche se un fortunato fra i mille si porta a casa per pochi euro un giocattolino più o meno di valore.
L'associazione Altroconsumo ha comunque depositato nel febbraio scorso un esposto, al Garante per la concorrenza e il mercato, su Bidplaza per "l'ingannevolezza del messaggio (pubblicitario) che giunge a chi partecipa a questo gioco e le moltissime omissioni del sito e dei suoi gestori in termini di informazione e trasparenza". Sotto accusa la mancanza di intento commerciale, la somiglianza con la lotteria, la trasparenza.
"Non si fa riferimento ad alcun notaio o altro pubblico ufficiale che assicuri il consumatore da eventuali manomissioni di questa lotteria a vantaggio di BidPlaza", si legge sull'esposto. "La legge vieta le aste online a chi vende al dettaglio; ma Bidplaza non rende noto chi sia il venditore dei beni pubblicizzati e messi all'asta».