Banda larga: l'Italia indietro rispetto all'Europa

In Italia la banda larga è un bene ancora di pochi, mentre in Europa il trend è di forte crescita

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a cura di Manolo De Agostini

L'Eurobarometro della Commissione Europea, fa un po' il punto della situazione sulla situazione tecnologica all'interno dei 27 Stati membri, dipingendo i trend che attraversano l'Unione.

Apprendiamo così che il telefono fisso diventa sempre più un mezzo "antiquato", soppiantato da cellulari e chiamate via Internet (VoIP). In Europa circa il 95% della popolazione possiede un telefono e il 54% un computer. Per quanto riguarda l'accesso a Internet, il 28% dispone di una connessione a banda larga, il 34% senza fili.

L'Italia sotto questo punto di vista è messa male: la banda larga è utilizzata da circa il 14% degli italiani, con un tasso di crescita del 3% rispetto allo scorso anno. Gran Bretagna (+9%), Francia e Germania (+6%) i paesi in crescita.

Altroconsumo afferma che questi dati dipingono una situazione ben chiara:

"Oggi l'ADSL non è fruibile da 6 milioni di utenti in Italia, pur considerando l'accesso alla Rete un bene universale. Una connessione lenta pone il cittadino in una condizione di serie B: scarsa possibilità di scelta, problemi di sicurezza, con più elevate possibilità di imbattersi in dialer, e tariffe più alte, per chi utilizza intensamente internet, fino a 7 volte in più con l'UMTS e 8 volte e mezzo  in più con il satellite".

"La velocità di connessione è un crinale che separa chi è dentro la società da chi è fuori. La rete appartiene a Telecom Italia, che da ex-monopolista offre come provider servizi di telefonia e di internet veloce e contemporaneamente fissa le tariffe per i suoi concorrenti per l'utilizzo della rete. Altroconsumo attende dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni interventi incisivi, affinché non ci siano più utenti di serie B, laddove Telecom non ritiene e non ha ritenuto fruttuoso investire".

"Perché la rete diventi finalmente una risorsa per tutti per Altroconsumo è necessario un salto di qualità negli investimenti nel comparto tecnologico del nostro Paese, che già soffre di un gap nelle strutture. La rete, separata da Telecom, dovrà essere gestita in modo efficiente".

"Per ottenere ciò il modello che Altroconsumo propone di adottare è One network, che prevede la compartecipazione di vari operatori nella gestione della rete sotto il controllo dell'AGCOM. Sarebbero garantiti investimenti di ammodernamento sulla rete, con benefici diretti per tutti i gestori, nell'interesse dello sviluppo del Paese".