Beatbot AquaSense 2 Ultra, il robot per la piscina che pulisce con l'IA | Test & Recensione

Il Beatbot AquaSense 2 Ultra è un robot pulitore per piscine 5-in-1 in grado di pulire il fondo, le pareti, la linea d'acqua, la superficie e aggiunge un sistema di chiarificazione dell'acqua stessa. La vera innovazione risiede nel sistema proprietario HybridSense AI Pool Mapping, una tecnologia che fonde insieme una telecamera IA, sensori a infrarossi, sensori a ultrasuoni e sensori TOF, permettendo al robot di creare una mappa tridimensionale della piscina con precisione millimetrica. Questa capacità consente all'AquaSense 2 Ultra di navigare autonomamente in ambienti complessi, riconoscendo ostacoli, cambiamenti di pendenza e persino identificando concentrazioni di detriti da distanze considerevoli.

Dotato di una batteria da 13.400 mAh, l'autonomia operativa può raggiungere le 10 ore in modalità superficie e 5 ore in modalità pulizia completa, coprendo efficacemente piscine fino a 320 metri quadrati. Il sistema di filtrazione a doppio strato (150μm + 250μm) è progettato per catturare particelle di qualsiasi dimensione, dalle microscopiche alghe fino a foglie e detriti più consistenti, mentre l'assenza di cavi permette una libertà di movimento senza precedenti, eliminando i problemi di aggrovigliamento tipici dei modelli tradizionali.

Lo abbiamo provato, vediamo come è andata.

Recensione in un minuto

L'AquaSense 2 Ultra ridefinisce gli standard della pulizia automatizzata per piscine grazie all'implementazione di un sistema di navigazione basato su intelligenza artificiale che non solo identifica i detriti fino a 1,5 metri di distanza, ma ottimizza continuamente i percorsi di pulizia riducendo i tempi operativi del 30% rispetto ai modelli concorrenti.

L'interfaccia utente è centralizzata nell'applicazione Beatbot, che offre controllo remoto completo, programmazione personalizzabile e monitoraggio in tempo reale delle operazioni, sebbene la compatibilità limitata alle reti Wi-Fi 2.4GHz possa rappresentare un inconveniente per alcune configurazioni domestiche.

Il sistema integrato 5-in-1 combina un'aspirazione potente (5.500 GPH) con una spazzolatura intensiva a quattro rulli indipendenti, un sistema di chiarificazione naturale dell'acqua denominato ClearWater e una funzione di skimming superficiale che cattura efficacemente foglie, pollini e residui oleosi prima che affondino.

La batteria agli ioni di litio garantisce prestazioni costanti per sessioni prolungate, mentre il sistema SmartDrain facilita il recupero dall'acqua riducendo significativamente il peso dell'unità. Nonostante l'efficacia complessiva, il robot presenta alcune limitazioni: il peso considerevole di 13,2 kg quando bagnato può risultare impegnativo da gestire, la manutenzione dei filtri richiede una certa regolarità, e in piscine con configurazioni particolarmente complesse o gradini irregolari la copertura potrebbe non essere sempre ottimale, richiedendo occasionali interventi manuali. 

Com'è fatto

Il Beatbot AquaSense 2 Ultra è costruita attorno a un telaio in ABS rinforzato con speciale rivestimento automobilistico resistente ai raggi UV, che ne garantisce la durabilità anche dopo prolungate esposizioni al sole e agli agenti chimici tipici delle piscine. Con dimensioni di 43 cm di lunghezza, 27,8 cm di larghezza e 45,4 cm di altezza, questo robot è dotato di un sistema di propulsione composto da ben 11 motori indipendenti che gestiscono funzioni specifiche: due motori dedicati alla trazione delle sei ruote omnidirezionali che garantiscono aderenza su qualsiasi superficie, quattro motori che azionano i rulli spazzolatori anteriori e posteriori con una larghezza di pulizia effettiva di 305 millimetri, un motore principale per la propulsione subacquea che permette al robot di muoversi agilmente anche in profondità, due motori dedicati alle spazzole laterali per la pulizia degli angoli e dei bordi, e infine due motori per il sofisticato sistema di drenaggio SmartDrain.

L'intelligenza del dispositivo è affidata a un processore che elabora in tempo reale i dati provenienti dalla rete di 16 sensori distribuiti strategicamente sul corpo del robot. Questo sistema sensoriale comprende due sensori TOF (Time of Flight) per il calcolo preciso della profondità e delle distanze tridimensionali, quattro sensori a ultrasuoni per il rilevamento degli ostacoli, due sensori a infrarossi per la mappatura termica che permettono di identificare concentrazioni di sporco non visibili, oltre a giroscopi, accelerometri e sensori di pressione che collaborano per mantenere l'orientamento e l'equilibrio del robot durante la navigazione subacquea.

L'alimentazione è affidata a una batteria agli ioni di litio ad alta capacità da 13.400 mAh, progettata specificamente per ambienti acquatici e dotata di sistemi di protezione contro sovraccarichi e cortocircuiti. Il totale dell'autonomia arriva fino a 5 ore per la pulizia intensiva di pareti e fondi, oppure fino a 10 ore per le operazioni di skimming superficiale, con una ricarica completa che richiede circa 4,5 ore attraverso la docking station verticale con certificazione IPX4 contro gli schizzi d'acqua.

Il sistema di filtrazione rappresenta un altro punto di forza di questo robot, con un compartimento che include due cestelli estraibili di generose dimensioni (4,0 litri per i detriti grossolani e 3,7 litri per quelli fini) equipaggiati con filtri a doppio strato intercambiabili: un primo filtro da 150 micrometri dedicato alla cattura delle microparticelle come pollini e spore di alghe, e un secondo filtro da 250 micrometri per trattenere foglie e detriti più consistenti. Complementare al sistema di filtrazione tradizionale, c'è il sistema ClearWater che utilizza agenti naturali per agglomerare le impurità microscopiche sospese nell'acqua, migliorandone la trasparenza senza alterare l'equilibrio chimico della piscina. 

Esperienza d'uso

L'esperienza pratica con l'AquaSense 2 Ultra rivela i vantaggi dell'approccio basato sull'intelligenza artificiale rispetto ai tradizionali robot per piscina. La navigazione intelligente si traduce in percorsi sistematici a forma di "S" e "N" che il robot esegue sulle pareti e sul fondo, eliminando completamente i movimenti casuali e ripetitivi che caratterizzano i pulitori di vecchia generazione.

Questa logica operativa si è dimostrata particolarmente efficace durante i test in piscine a livelli multipli, dove il tempo necessario per una pulizia completa si è ridotto fino al 40% rispetto ai modelli concorrenti. Tuttavia, è importante sottolineare come in ambienti con caratteristiche architettoniche particolari, come gradini stretti (inferiori a 30 centimetri) o zone con profondità molto ridotta (meno di 30 centimetri), l'efficienza del sistema diminuisca sensibilmente, richiedendo talvolta un intervento manuale per garantire una copertura totale.

La qualità della pulizia risulta eccellente soprattutto su fondi piani e lungo le linee d'acqua, dove il sistema di doppio passaggio automatico riesce a rimuovere anche le incrostazioni calcaree grazie alla pressione costante esercitata dai rulli.

Particolarmente apprezzabile è la modalità superficie che permette di contenere efficacemente la dispersione dei detriti galleggianti, convogliandoli verso il sistema di aspirazione con una metodicità che raramente si riscontra in dispositivi analoghi.

La funzione di chiarificazione dell'acqua è un ulteriore caratteristica da tenere in considerazione poiché permette di dare alla piscina un aspetto più "sano". Questo sistema richiede tuttavia la sostituzione mensile delle cartucce ClearWater, un aspetto da considerare nel calcolo dei costi operativi a lungo termine.

Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, l'AquaSense 2 Ultra richiede un'attenzione regolare ma non eccessivamente impegnativa: il lavaggio settimanale dei filtri e la verifica periodica delle spazzole per individuare eventuali grovigli o accumuli di capelli sono operazioni semplici ma necessarie per prevenire cali di prestazioni nel tempo.

Le principali criticità emerse durante l'utilizzo prolungato riguardano alcuni aspetti pratici: innanzitutto il peso considerevole del robot (13,2 chilogrammi quando saturo d'acqua) può rappresentare una sfida durante l'estrazione dalla piscina. In secondo luogo, l'uso della rete Wi-Fi, che si perde una volta immerso in acqua (almeno nel nostro caso), non permette di bloccare la pulizia della piscina anzitempo; dovrete attendere che finisca o gettarvi in piscina per recuperare il robot. 

L'autonomia della batteria si è dimostrata in linea con le specifiche dichiarate, permettendo di coprire efficacemente piscine fino a 300 metri quadrati in modalità "Professional" (4,5 ore di funzionamento continuo), mentre la modalità "Eco" estende ulteriormente la durata operativa sacrificando parzialmente la potenza di aspirazione.

 L'applicazione mobile Beatbot offre un'interfaccia intuitiva ma non particolarmente ricca di funzionalità. Fornisce tuttavia report dettagliati sull'attività di pulizia e permette la personalizzazione dei programmi in base alle specifiche esigenze dell'utente.

Complessivamente l'esperienza d'uso quotidiana risulta soddisfacente e significativamente superiore rispetto ai tradizionali robot per piscina, giustificando ampiamente il posizionamento premium del prodotto, nonostante le limitazioni pratiche evidenziate che potrebbero risultare più o meno rilevanti a seconda del contesto specifico di utilizzo.

Verdetto

Il Beatbot AquaSense 2 Ultra si posiziona indiscutibilmente come un robot tecnologicamente avanzato nel panorama dei pulitori robotizzati per piscine. Rappresenta un investimento significativo, almeno nella versione Ultra, che è quella che abbiamo provato, e che da il suo meglio in piscine di medio-grandi dimensioni (fino a 320 metri quadrati) caratterizzate da forme complesse, livelli multipli o configurazioni architettoniche articolate, dove l'intelligenza artificiale applicata alla navigazione fa realmente la differenza rispetto ai sistemi tradizionali.

Se non avete una piscina enorme e irregolare, probabilmente dovreste considerare i modelli Pro e normale, che hanno prezzi considerevolmente più bassi, perdono le funzioni IA avanzate ma saranno ugualmente in grado di offrire delle ottime prestazioni.