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a cura di Elena Re Garbagnati

Le biblioteche sono da sempre monumenti alla civiltà. Tutelate come scrigni di erudizione, o distrutte per cancellare idee non condivise, nella storia le vicissitudini che hanno coinvolto alcune fra le più grandi biblioteche del pianeta (una su tutte quella di Alessandria d'Egitto) hanno lasciato segni indelebili nella memoria. Forse è per questo che una singolare missione ad opera dell'associazione non profit Arch Mission Foundation ha l'obiettivo di costituire la prima biblioteca lunare.

Il materiale sarà caricato a bordo del lander Peregrine di Astrobotic presentato a gennaio. Si tratta di un lander capace di trasportare sulla Luna fino a 265 chilogrammi di peso, a un costo di 1,2 milioni di dollari per carico utile. Il primo viaggio di Peregrine è in calendario per il 2020 e l'idea iniziale era quella di usarlo come cargo per trasportare attrezzature di aziende interessate a lavorare sul nostro satellite a vario titolo.

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Illustrazione artistica del lander Peregrine di Astrobotic sulla superficie lunare. Crediti: Astrobotic Technology

Probabilmente l'azienda di Pittsburg che produce Peregrine non si aspettava di poter contribuire a preservare parte del prezioso patrimonio culturale dell'umanità, sulla Luna. La biblioteca includerà i contenuti di Wikipedia, una raccolta di linguaggi umani realizzata da The Long Now Foundation, più una serie di altri contenuti che verranno annunciati prossimamente. Detta così ricorda un po' il Golden Record caricato a bordo delle sonde Voyager 1 e 2 della NASA decollate nel 1977, un disco d'oro che contiene la storia della Terra e delle nostre civiltà, sotto forma di immagini, musiche, suoni e conoscenze scientifiche.

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Anche in questo caso verrà impiegato un materiale inusuale, per garantire la conservazione delle informazioni il più a lungo possibile: secondo Arch Mission Foundation, che si occupa dell'archiviazione della conoscenza della nostra specie nel lungo termine, forse per miliardi di anni. Si parla di sottili fogli di nichel incisi al laser. Per leggere i contenuti sarà necessario un microscopio ottico a 1000 ingrandimenti. La scelta è caduta su questo materiale perché secondo le fonti resisterebbe abbastanza bene alle radiazioni spaziali e alle temperature sulla Luna, quindi la biblioteca dovrebbe restare integra a lungo.

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Golden Record

Se vi state chiedendo perché mai una biblioteca proprio sulla Luna, le possibili risposte sono tantissime; le prime due che mi vengono in mente a caldo sono che qualsiasi cosa possa accadere in futuro sulla Terra, la memoria della nostra civiltà non andrà perduta. E poi chissà, se un giorno delle forme di vita aliene intelligenti dovessero far tappa sulla Luna potrebbero apprendere la nostra cultura. Che cosa penserebbero di noi leggendo alcune pagine di Wikipedia come quella sulla Flat Earth Society poi è un altro paio di maniche...

Il CEO di Astrobotic John Thornton è dell'opionine che "la biblioteca lunare di Arch sarà un monumento non solo per la conoscenza e la cultura umana, ma anche per la prima missione commerciale sulla luna". Ricordiamo che la missione del 2020 non sarà la prima in cui Arch Mission Foundation lancia dati nello Spazio: la missione inaugurale del Falcon Heavy di SpaceX aveva a bordo un "data crystal" contenente la Trilogia della Fondazione di Isaac Asimov.

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Faccio un salto in biblioteca. Foto: Depositphotos

Abbiamo tenuto per il finale una curiosità un po' macabra: nella prima missione Peregine trasporterà, oltre alla biblioteca lunare, uno strumento scientifico dell'Agenzia Spaziale Messicana, alcune capsule del tempo non meglio identificate e resti umani cremati per una "sepoltura lunare".


Tom's Consiglia

Pensando alla Luna non può che venire in mente uno dei migliori romanzi di fantascienza di tutti i tempi: Polvere di luna di Arthur C. Clarke.