Si parla già di ricorso al tribunale del riesame per i (presunti) siti pirata che lunedì sono stati bloccati dalla Procura di Roma. Pochi giorni fa ha avuto grande clamore la decisione del GIP di Roma Massimo Di Lauro di accettare la richiesta del PM di oscurare i domini e bloccare i DNS di 27 siti specializzati in download e streaming di materiale pirata.
Il giudice si prepara ai ricorsi
Nello specifico si tratta di bitshare.com, cineblog01.org, clipshouse.com, cyberlocker.ch, ddl-fantasy.org, filmfreestream.org, filmnuovistreaming.com, filmpertutti.tv, flashdrive.it, flashstream.in, freakshare.com, gatestreaming.com, italiafilm2.com, likeupload.net, megaload.it, nowdownload.co, nowvideo.co, panicmovie.altervista.org, queenshare.com, rapidgator.net, robin-film.net, speedvid.tv, streamingworld.forumcommunity.net, uploaded.net, uploadjet.net, videopremium.net e yourlifeupdated.it.
Oggi risultano effettivamente irraggiungibili, probabilmente perché i provider italiani sono riusciti finalmente a inibirne l'accesso con il blocco DNS, come richiesto dalla Procura. L'oscuramento dei domini invece non è ancora avvenuto per nessuno.
Adesso però è scattato il momento della difesa. Infatti l'avvocato Fulvio Sarzana, che per primo ha segnalato l'operazione di blocco, ha già depositato un ricorso per salvaguardare gli interessi della piattaforma Rapidgator. Non si esclude che anche gli altri siti abbiano fatto lo stesso.