I body scanner adesso potranno essere adottati diffusamente anche in Italia. L'ENAC (Ente nazionale per l'aviazione civile) ha terminato la fase di sperimentazione iniziata nell'aprile 2010 negli aeroporti di Malpensa, Fiumicino, Venezia e Palermo. Adesso il Governo dovrà decidere se consentirne l'utilizzo negli aeroporti, tribunali e magari in altre strutture a rischio. In ogni caso l'ENAC si aspetta una risposta entro marzo per le strutture aeroportuali.
Body scanner
Tutti i timori della prima ora legati alla violazione della privacy sono stati risolti usando un'interfaccia che mostra all'operatore addetto al controllo una sagoma stilizzata della persona e gli eventuali oggetti rilevati. "Lo scanner a onde millimetriche attive è risultato il più efficace [...] in questa fase la nostra valutazione è di non sostituire, ma piuttosto di integrare il security scanner con il metal detector. Se in futuro riuscissimo a trovare una macchina capace di vedere tutto, lo scanner potrebbe sostituire l'archetto, facendo un unico passaggio", ha sottolineato il presidente di Enac, Vito Riggio.
La specifica tecnologia è considerata sicura (a parte qualche voce fuori dal coro), analoga nell'impatto radio a quella dei terminali mobili. Le onde millimetriche attive sono in grado comunque di attraversare gli abiti e individuare oggetti di carta, ceramica e metallo.
I body scanner sono stati testati in Italia su 50 mila passeggeri degli scali di Fiumicino e Malpensa. Ogni sessione di controllo dura mediamente 37 secondi: 3 secondi di screening e 34 per la preparazione del soggetto e l'eventuale ritrovamento di oggetto.
''Il costo iniziale lo stiamo sostenendo noi con uno stanziamento di 2 milioni", ha aggiunto Riggio, "Ma non è escluso che in futuro ci sia un aggravio delle tasse aeroportuali. Per i controlli, infatti, gli aeroporti si dovranno dotare di personale che dia istruzioni ai passeggeri, quindi meno uomini per le perquisizioni, ma più facilitatori".