La recente Worldwide Developers Conference (WWDC) di Apple ha introdotto una serie di innovazioni attese, dall'integrazione dell'intelligenza artificiale con Apple Intelligence a nuove funzionalità di traduzione. Tuttavia, a rubare la scena è stata una novità tanto pervasiva quanto controversa: il completo redesign delle interfacce utente di iOS, iPadOS, macOS e watchOS. Battezzato Liquid Glass, questo nuovo linguaggio estetico, che segna il primo grande rinnovamento grafico in un decennio, sta sollevando un'ondata di critiche feroci da parte di designer, sviluppatori e analisti, che lo definiscono un potenziale disastro per la leggibilità e l'accessibilità.
La nuova filosofia di design di Apple, ispirata all'interfaccia del suo visore Vision Pro, abbandona le superfici piatte degli ultimi anni per abbracciare un'estetica tridimensionale e traslucida. Icone, pulsanti, menu e pop-up ora appaiono come strati di vetro satinato che lasciano intravedere i colori sfocati dello sfondo, creando un effetto di profondità e rifrazione della luce. Sulla carta, un'evoluzione tecnicamente impressionante. In pratica, secondo molti, un passo indietro che sacrifica la funzionalità sull'altare dello stile.
Il problema principale, sollevato da numerosi esperti, risiede nel drastico calo del contrasto. L'eccessiva trasparenza e gli effetti di rifrazione rendono testi e icone quasi invisibili su determinati sfondi, creando un'esperienza utente frustrante e, per chi ha disabilità visive, potenzialmente insostenibile. "È difficile leggere", ha commentato Allan Yu, un product designer, suggerendo che Apple dovrebbe aumentare la sfocatura per migliorare la leggibilità. Molti analisti concordano, sostenendo che l'attuale implementazione non rispetta le linee guida standard sull'accessibilità del web (WCAG).
Questa controversia non è un inedito per Cupertino. La mente corre inevitabilmente al 2013 e al lancio di iOS 7, quando l'azienda fu sommersa dalle critiche per aver adottato il font Helvetica Neue Ultra Light, tanto sottile da risultare illeggibile per molti. La storia sembra ripetersi: anche allora, Apple privilegiò un minimalismo estetico a discapito della chiarezza. Ci vollero quasi due anni e diversi aggiornamenti prima che il testo diventasse finalmente più leggibile. Il timore, oggi, è di dover affrontare un lungo periodo con un'interfaccia che affatica la vista.
Il design Liquid Glass viene interpretato come un'evoluzione estrema del "neumorfismo", uno stile che tenta di imitare oggetti del mondo reale (in questo caso, il vetro) all'interno di un'interfaccia digitale. Il neumorfismo ha sempre avuto un tallone d'Achille ben noto: la mancanza di contrasto sufficiente per garantire una buona usabilità. Invece di risolvere questa sfida, Apple sembra essersi tuffata a capofitto nel problema, creando quello che un critico ha definito un "iper-ultra-mega neumorfismo", amplificandone i difetti intrinseci.
Le reazioni della comunità del design sono contrastanti, ma pendono verso la preoccupazione. Adam Whitcroft, designer di Owner.com, pur applaudendo l'abilità tecnica, ha definito l'effetto "visivamente fastidioso", sostenendo che un'interfaccia che distoglie l'attenzione dal contenuto ha fallito il suo scopo. L'effetto viene paragonato a un uso "dilettantistico" del bloom nei videogiochi: bello da vedere in modo isolato, ma eccessivo e confusionario quando applicato ovunque.
D'altro canto, c'è chi, come Josh Puckett di Iteration, si dice entusiasta del ritorno a "superfici digitali che brillano, si piegano e respirano", sperando che questo possa innescare una nuova tendenza verso software più espressivi. Tuttavia, anche i più ottimisti ammettono che la versione attuale è "grezza" e problematica.
Oltre alle preoccupazioni estetiche e funzionali, emerge un problema pratico per gli sviluppatori. Per team piccoli, replicare questa estetica complessa e far sì che le proprie app si integrino armoniosamente potrebbe rivelarsi un'impresa ardua e costosa.
Mentre la versione beta del nuovo sistema operativo è ora nelle mani degli sviluppatori e una beta pubblica è attesa per il prossimo mese, la domanda rimane sospesa: Apple ascolterà il coro di critiche e interverrà per migliorare il contrasto e la leggibilità prima del rilascio finale in autunno? Oppure gli utenti dovranno abituarsi a un'interfaccia tecnicamente sbalorditiva ma, per molti, un incubo quotidiano di illeggibilità? Se la storia di iOS 7 è un precedente, la risposta potrebbe non essere quella che gli utenti sperano.