Boom italiano del mobile commerce: quasi da non credere!

L'e-commerce è in salute, e infatti cresce del 20%, ma gli acquisti tramite cellulare hanno registrato un 210%. Nel 90% dei casi gli utenti smartphone cercano di cogliere al volo un’occasione e quindi giocano la carta dell'istantaneità.

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a cura di Dario D'Elia

In Italia il commercio elettronico 2011 è in forte crescita, ma i dati sul mobile commerce sono ancora più sbalorditivi, secondo l'ultimo rapporto dell'Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano. Il valore delle vendite tramite sito mobile o applicazione per smartphone è passato da 26 milioni di euro a 81 milioni di euro, con una crescita del 210% rispetto allo scorso anno - pari all'1% delle vendite online.

"Nel 90% dei casi si tratta di situazioni di acquisto dove è importante cogliere al volo un'occasione, sfruttando la propria presenza online in quel preciso istante (ad esempio aste e vendite a tempo). Per le altre vendite, in cui è il cliente a decidere il momento dell'acquisto, l'utilizzo del mobile sembra ancora penalizzato per un'oggettiva inferiorità del device rispetto al PC", spiega Riccardo Mangiaracina, Responsabile della Ricerca Dell'Osservatorio.

Mobile Commerce

In pratica il cellulare sfonda se ci sono reali benefici per il cliente "come ad esempio la semplificazione del processo di acquisto (ricerca prodotti supportata da macchina fotografica integrata), la soddisfazione di un bisogno nato da un impulso (acquisto tramite smartphone al miglior prezzo di un prodotto identificato su punto vendita), l'integrazione con l'esperienza di acquisto in negozio (vendita di coupon in base alla posizione del cliente rilevata tramite GPS integrato)".

Il mobile commerce per ora genera maggiori introiti sulla piattaforma Apple iOS: questa da sola pesa per l'80% sul valore totale delle vendite.

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Per quanto riguarda invece il commercio elettronico online nel 2011 la quota sul retail è cresciuta al 2%. "Accelera la crescita dell'eCommerce B2c in Italia passando dal +17% del 2010 al +20% del 2011 e il valore delle vendite da siti italiani supera quota 8 miliardi di euro. Per il terzo anno consecutivo crescono più i prodotti (+24%) che i servizi (+18%), nonostante i secondi pesino ancora per i due terzi del settore. Abbigliamento ed Editoria, musica e audiovisivi i comparti che fanno registrare la crescita più elevata con +38% e +35% rispettivamente", sottolinea il comunicato ufficiale. "Crescono bene anche l'Informatica ed elettronica di consumo, le Assicurazioni (+22% ciascuno) e il Turismo (+13% ) che, da solo, vale quasi metà delle vendite online"

"Aumentano sia i shopper compratori online - circa 9 milioni, quasi 1 ogni 3 utenti Internet, in crescita del 7% - sia la spesa annua per acquirente che passa dai 960 euro del 2010 ai 1050 euro del 2011 (+9%). In leggero calo (-6% circa) lo scontrino medio che resta comunque sopra i 210 euro".