Ergonomia e impressioni d'uso

Recensione - Test della Canon EOS 70D, nuova reflex di fascia media identica nello stile ma profondamente rinnovata al suo interno rispetto ai modelli che l'hanno preceduta finora.

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a cura di Tom's Hardware

Ergonomia e impressioni d'uso

La EOS 70D è una fotocamera che può essere utilizzata a diversi livelli, ma che è indubbiamente più orientata all'utente inesperto. A fianco delle classiche modalità PASM troviamo infatti modalità di scatto semplificate come le Scene (Ritratto, Paesaggio, macro, Sport, Ritratto e Paesaggio notturno, Controluce) e la Creative Auto (CA), che mira a offrire lo steso controllo sull'immagine evitando terminologia specialistica. Inoltre, funzioni più avanzate come l'HDR sono semi-nascoste tra le Scene (l'impostazione Controluce è, in effetti, uno scatto multiplo HDR). Lo stesso approccio un-pulsante-una-funzione è molto chiaro, ma inevitabilmente porta ad avere meno parametri immediatamente disponibili (manca ad esempio il controllo diretto sul bilanciamento del bianco).

Vista laterale con il 18-135mm (disponibile in kit con il corpo macchina) utilizzato per i test di risoluzione. 

Accettato questo modo d'uso leggermente semplificato, si finisce per rimanere quasi stupiti dalla reale potenza di questa macchina. L'autofocus tradizionale è non solo molto veloce ma anche versatile, ereditando dalla 7D alcune funzioni tipiche dei modelli superiori (c'è ad esempio la possibilità di regolare quanto la macchina sarà propensa a rimanere sul soggetto selezionato piuttosto che a passare su un nuovo soggetto). La reattività complessiva della fotocamera è inoltre notevole, con poco o nulla da invidiare ai modelli professionali.

La cadenza di scatto si avvicina molto a quella dichiarata, così come la profondità del buffer (14-15 RAW, secondo i nostri test). Scattando in RAW + JPEG il limite arriva prima, e si avverte: si riescono a fare 7-8 scatti a piena velocità prima che la macchina rallenti, e con questi numeri siamo al limite dell'usabilità nel campo della fotografia sportiva. Molti utenti preferiranno allora scattare solo in RAW o, ancora meglio, passare al JPEG dove, con molto più di 20 scatti a disposizione (che consideriamo essere la soglia per non percepire alcun limite dalla fotocamera), ci si potrà divertire davvero molto. Il che, per una fotocamera nella fascia di prezzo dei 1000 Euro, è un eccellente risultato.

Lo schema di guarnizioni della 70D, che impediscono l'ingresso di polvere e umidità nel corpo macchina.

La messa a fuoco LiveView è perfetta per i video e, per la prima volta su una EOS (ma vale anche per reflex di altre marche), davvero buona anche per la fotografia. Precisa, consistente scatto dopo scatto e, soprattutto, veloce, ora non fa più rimpiangere il sistema AF tradizionale.

L'LCD è eccellente per risoluzione e visibilità, e il fatto che sia orientabile aggiunge qualcosa in più. Abbiamo sempre "snobbato" questa funzione, data la sostanziale impossibilità riscontrata finora di scattare in LiveView a soggetti meno che immobili. Con l'AF Dual Pixel della 70D, però, anche il display articolato assume una nuova e più utile prospettiva. Se a questo aggiungiamo le possibilità di scatto remoto Wi-Fi, ne risulta un mix davvero "esplosivo", con la possibilità di effettuare scatti che, con altri corpi EOS, richiederebbero di acquistare accessori per un valore paragonabile a quello dell'intera 70D.