Canone Rai invariato ma inizia la caccia agli evasori

Il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato ha confermato che il canone Rai per quest'anno rimarrà invariato ma sarà rafforzata la lotta all'evasione. Si potrebbero recuperare fino a 31 milioni di euro.

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a cura di Dario D'Elia

Il canone Rai rimarrà invariato: costi quel che costi. Ma d'ora in poi sarà caccia spietata agli evasori. Il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, intervistato da La Repubblica, ha confermato che non vi sono attriti con Viale Mazzini. "E il perché lo spiega una lettera che ho qui sulla mia scrivania e che porta la data di ieri (lunedì 20 gennaio, NdR.), firmata dal presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, a cui mi lega un rapporto di amicizia e cordialità", spiega il ministro.

In pratica Tarantola domanda un "un ribilanciamento di risorse da attuare con azioni di forte recupero dell'evasione". Zazonato concorda: meglio sospendere l'adeguamento automatico del canone, stabilito dalla legge Gasparri per recuperare l'inflazione programmata, e concentrarsi sull'evasione.

Flavio Zanonato

"I numeri parlano chiaro. Aumentare il canone dell'un per cento, circa un euro e mezzo in più (ora è a 113 euro e 50, NdR.), vorrebbe dire incassare 30-35 milioni. Ma l'evasione è arrivata a ben 450 milioni, il 25 per cento del totale incassato dalla Rai. Un'enormità", spiega.

In linea di massima basterebbero 6-7 punti percentuali recuperati per risolvere i problemi di bilancio. "Sono pronto a dare un contributo fattivo e concreto in proposito" è la frase shock di Zanonato. Si parla di 27 – 31,5 milioni di euro.

Ecco spiegata "la cautela per motivi di opportunità politica" richiesta ieri dal consigliere di amministrazione della Rai Antonio Verro, alla notizia di un possibile ricorso al Tar per la questione canone. Domandavano un sacchetto di monete e riceveranno un aereo stealth per centrare l'obiettivo.