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a cura di Dario D'Elia

Le 350mila carte di identità elettronica italiane difettose, emesse tra ottobre 2017 e febbraio 2018, verranno sostituite gratuitamente dai Comuni e intanto il Ministero dell'Interno ha reso disponibile online lo strumento di verifica. La conferma arriva dalla Corte dei Conti, che ha avviato un'indagine per fare chiarezza sulle eventuali responsabilità del Poligrafico dello Stato.

Com'è risaputo, a maggio solo grazie alla denuncia in sede istituzionale dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) il caso è diventato di dominio pubblico. In pratica, nonostante un difetto in una serie di microchip, il Poligrafico l'anno scorso ha avviato la distribuzione di migliaia di carte di identità digitali prive della corretta corrispondenza tra le informazioni stampate e quelle memorizzate.

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"Queste carte mantengono inalterata la loro caratteristica di strumento sicuro di identificazione fisica e digitale, come tutte le altre CIE, dal momento che assicurano la verifica di autenticità dei dati obbligatori normalmente letti durante i controlli (i dati personali, la foto, le impronte e la firma digitale del Ministero dell'Interno)", aveva assicurato il Poligrafico. "Esistono alcuni dati secondari che pur essendo riportati correttamente sul fronte della carta, non sono correttamente riportati sul chip".

Insomma, nessuna emergenza, ma il rischio di subire ulteriori controlli alle frontiere per 350mila cittadini. Come è successo a Nicoletta Soddu all'aeroporto di Fiumicino, quando il suo documento scansionato dal lettore ha generato l'alert "Authenticity not validated". La signora, intervistata dal Corriere della Sera, ha ammesso di essere rimasta interdetta e risposto agli agenti che aveva richiesto la carta d'identità nel Comune di residenza, a Randazzo in provincia di Catania.

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"Lavoro in una multinazionale americana e mi sposto spesso per lavoro. L'avevo avuta in gennaio. In Sicilia abbiamo già un problema con la tessera sanitaria un po' 'farlocca' che se vai all'estero non risulta. Ti trovi così, non sai cosa dire, mi è venuto in mente mio marito...", ha dichiarato la signora. Il marito è un carabiniere decorato con la medaglia d'oro per essere rimasto ferito nell'attentato di Nassiriya, quindi garante attendibile. L'empasse comunque è stato superato fornendo altri documenti.

Ad ogni modo la Corte dei Conti e la Procura regionale del Lazio vogliono verificare eventuali danni ai Comuni, ai cittadini e ogni responsabilità. Si stima che le spese a carico del Poligrafico per la sostituzione possano essere di circa 8 euro a tessera, più quelle di spese di spedizioni e quelle dei Comuni. Un ammontare complessivo che secondo il quotidiano potrebbe superare i 10 milioni di euro.

Si può verificare online in pochi istanti se la propria CIE sia o meno tra quelle che presentano difetti. Il link è questo:

http://www.cartaidentita.interno.gov.it/verifica-cie/