Carta d'Identità Elettronica, in arrivo o altro ritardo?

La carta stampata annuncia l'arrivo della Carta d'Identità Elettronica nelle tasche di tutti gli italiani, ma in realtà la situazione dipinge un quadro tutt'altro che roseo. Fra promesse e sperimentazioni, soltanto pochi italiani sono attualmente in possesso del nuovo documento.

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a cura di Pino Bruno

Giornali e giornalisti della carta stampata titolano a gran voce l'arrivo della Carta d'Identità Elettronica, ma forse sarebbe stato meglio usare termini più cauti. L'annuncio del documento "multifunzione" si ripete infatti dal 2001, con qualsiasi rappresentante del governo pronto a proclamarne la diffusione massiccia in tempi rapidi. Dieci anni dopo, la situazione non sembra cambiata di molto.

Forse sarebbe stato meglio scrivere Annunciata la carta d'identità tutto compreso

I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Soltanto una minoranza di italiani ha in tasca il rettangolino di plastica con il microchip. La maggior parte continua a esibire il modello cartonato, talvolta scritto a mano, mentre i comuni "sperimentano" e i governanti promettono.

Per questo, anche l'annuncio del ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli (documento unico che oltre alla carta d'identità elettronica riassumerà anche il codice fiscale, la tessera sanitaria, la patente e il passaporto), andrebbe preso con le pinze.

La maggior parte dei Comuni italiani distribuisce ancora la vecchia Carta d'Identità - Clicca per ingrandire

Tra l'altro, in questi anni, c'è stata anche una marcia indietro sulle protezioni digitali per rendere la Carta d'Identità Elettronica sicura e a prova di falsificazioni. L'Italia ha snobbato la tecnologia adottata per la Green Card americana, il documento più blindato del mondo.

E' indubbio che ci sia una sovrabbondanza di documenti d'identità, tutti facili da contraffare. Costano un sacco di soldi e sono il simbolo della mancata integrazione delle banche dati delle pubbliche amministrazioni che li emettono. E' altrettanto indubbio che non c'è mai stato l'approccio giusto per superare diffidenze reciproche, resistenze burocratiche, clientele, superficialità tecnologica e farraginosità normativa.

Riuscirà Calderoli dove hanno fallito gli altri?

PS. Mi lascia perplessa la funzione Passaporto. Come la mettiamo con visti e timbri?

ringraziamo Pino Bruno per la collaborazione