Cellulari NGM Aquasafe multati perché non sanno nuotare

Il Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato NGM per 150mila euro. I cellulari della linea Aquasafe non mantengono le promesse: tutti tranne uno non resistono all'acqua e alla polvere.

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a cura di Dario D'Elia

I cellulari NGM Aquasafe non resistono all'acqua o alla polvere, come tanto decantato dalle campagne marketing e dalle comunicazioni ufficiali. Lo sostiene il Garante della Concorrenza e del Mercato che a fronte di una comunicazione ingannevole ha deciso di comminare una sanzione di 150mila euro.

NGM ha pagato cara la definizione di questa linea di prodotto come resistente all'acqua e alla polvere in conformità agli standard IP68 per WeMove Explorer e IPX5 per gli altri modelli.

NGM Aquasafe

"I modelli della gamma AquaSafe sono caratterizzati da una particolare solidità di progettazione con guarnizioni interne, chiusura ermetica della cover posteriore, scocca rinforzata nella parte posteriore e lungo il perimetro del telefono", si legge nel documento AGCM.

"Queste specifiche progettuali consentono di poter garantire la resistenza all'acqua [...] e alla polvere, per un utilizzo outdoor e in condizioni ambientali critiche, dove il telefono è esposto agli agenti atmosferici e a rischio di urti accidentali".

Secondo il garante il messaggio diffuso via Internet, attraverso la denominazione AquaSafe e la presentazione complessiva della linea NGM AquaSafe, non maneggiare con cura poteva "ingenerare nell'utente l'erroneo convincimento che questi prodotti fossero realmente resistenti all'acqua ed alla polvere".

Non maneggiare con cura

L'acquisizione della documentazione invece ha confermato che alcuni prodotti non erano conformi alle caratteristiche di resistenza agli agenti atmosferici. "In particolare, la Relazione del consulente tecnico d'ufficio ha evidenziato la presenza di acqua all’interno di quasi tutti gli esemplari sottoposti a verifica, circostanza che ha verosimilmente causato il malfunzionamento e alcune anomalie nella quasi totalità dei cellulari sottoposti a verifica", si legge nella nota ufficiale AGCM.

NGM sostiene di essersi affidata alla certificazione rilasciata dalla Pony testing group e a un test eseguito successivamente da parte della Sem.Test Compliance Service Co Ltd. Dopodiché avrebbe cambiato immediatamente tutta la comunicazione commerciale incluso il sito internet, eliminando ogni riferimento alla IPX5.

Il Raptor che non si bagna il muso

"I due modelli ancora in commercio (Stealth e Raptor) avrebbero superato le prove per il grado immediatamente inferiore (IPX4). Ciononostante NGM avrebbe sospeso le vendite dei due modelli ancora in commercio", si legge come memoria difensiva.

L'AGCM ha ritenuto comunque che vi fossero gli estremi di pratica commerciale poiché il messaggio diffuso via internet può trarre in errore, e tutti i modelli di apparecchio (ad eccezione di uno), non hanno superato la prova tecnica.

"La condotta descritta deve, pertanto, considerarsi ingannevole in quanto sono state fornite ai consumatori informazioni non rispondenti al vero, ambigue, inesatte, fuorvianti o incomplete riguardo alla gamma di prodotti AquaSafe", conclude il garante.