Chip smart card: ecco il cartello UE che ha gonfiato i prezzi!

L'Antitrust UE ha smascherato il cartello di Infineon, Philips, Samsung e Renesas per tenere alti i prezzi dei chip per smart card. Complessivamente sono state comminate sanzioni per 138 milioni di euro.

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a cura di Dario D'Elia

L'Antitrust UE ha sanzionato Infineon, Philips, Samsung e Renesas (ai tempi joint venture Hitachi-Mitshubishi) per aver fatto cartello nel mercato europeo dei chip per smart card. In pratica si parla di quei componenti elettronici che oggi troviamo nei passaporti, le carte di credito, bancomat, SIM dei cellulari, smart card per la TV, eccetera.

La multa è complessivamente di 138.048.000 euro. Nello specifico si parla di contratti bilaterali siglati fra le aziende tra settembre 2003 e settembre 2005 per "determinare le rispettive risposte alle richieste dei clienti di abbassare i prezzi".

Smart Card chip

Secondo la Commissione UE hanno non solo discusso ma anche scambiato informazioni commerciali sensibili riguardanti prezzi, clientela, contratti, capacità produttive e altri dettagli chiave per il mercato.

Inizialmente c'è stato un tentativo da parte di Bruxelles di trovare un accordo con le aziende, ma nel 2012 si è preferito poi proseguire con la normale procedura. "È fondamentale che le aziende producano concentrando i propri sforzi su come superare i concorrenti innovando e fornendo i migliori prodotti ai prezzi più concorrenziali", ha commentato Joaquín Almunia, Vice Presidente della Commissione con incarico antitrust.

"Se invece le aziende decidono di colludere alle spese sia dei clienti diretti che dei consumatori finali, devono aspettarsi sanzioni". Renesas ha ricevuto la completa immunità poiché è stata la prima a svelare l'esistenza del cartello; in questo modo ha evitato i 51 milioni di euro di multa che erano stato previsti per la sua attività illegale. Samsung grazie alla sua collaborazione ha avuto uno sconto del 30% e pagherà circa 35 milioni di euro.

Philips ha dimesso la sua attività dopo le violazioni ma per le responsabilità precedenti dovrà pagare circa 20 milioni di euro. La tedesca Infineon infine pagherà interamente la multa di 82,7 milioni di euro.