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Confrontiamo cinque navigatori GPS di ultima generazione: Route 66 Maxi, Mio Moov 370, Navigon 8110, TomTom 930T e Garmin nüvi 860.

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a cura di Roberto Buonanno

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Mio è l'azienda che ha fatto i migliori progressi nel software. Soprattutto perché il MioMap, usato in precedenza, era decisamente indietro rispetto alla concorrenza. Il nuovo software basato su Navman ha un'interfaccia più piacevole e chiara. Le icone sono finalmente grandi e comprensibili. La resa grafica delle mappe, sia in 2D che in 3D è ottima, con una grafica nitida e piacevole. L'inserimento dell'indirizzo è tradizionale, con una voce che pronuncia le lettere selezionate e una serie di suggerimenti. Finalmente c'è una selezione degli indirizzi recenti. Il calcolo del tragitto è rapido e abbastanza intelligente, anche se non si arriva ai livelli di TomTom. Abbiamo sperimentato qualche piccolo problema di ricezione che stentiamo a comprendere, siccome tutti i concorrenti di questa comparativa usano lo stesso chip GPS, il SiRFStar III.

Simpatica la scelta della modalità di calcolo del tragitto con due valori, in scala da 1 a 5, per mediare tra percorso più breve e più rapido e uso più o meno frequente dell'autostrada.

Durante la navigazione la mappa non scorre con la massima fluidità ma, ancora una volta, decisamente meglio che nei modelli passati. Montare il Moov 370 sul supporto per auto è un po' macchinoso, però il car holder di Mio offre buona stabilità e assorbimento delle vibrazioni.

L'interruttore meccanico del Moov 370 si fa preferire a quello elettronico usato da TomTom e Navigon, dando sempre la sicurezza di sapere se il GPS è acceso, spento o in stand by.