In attesa di una nota ufficiale che confermi o smentisca l'accaduto, proviamo a porci qualche domanda. L'Auditel non è ormai tecnologicamente superato? Perché mai 5666 famiglie dovrebbero rappresentare l'intera popolazione italiana che guarda la tv cliccando sul telecomando del Meter? È mai possibile che, al tempo di Internet, non si adottino sistemi per monitorare in automatico una platea più vasta? Padroni e sostenitori di Auditel, ovviamente, dicono che non manca nulla e che entro il 2016 il panel sarà raddoppiato.
Rivolgere critiche ad Auditel sembra quasi un delitto di lesa maestà. Sul sito della società vengono definite "spazzatura spaziale": "Di tanto in tanto ritornano in circolo le scorie di qualche articolo di colore, frammenti di leggende metropolitane, un po' di spazzatura spaziale nell'universo della Rete che vorrebbe evocare errori compiuti da Auditel. Episodi già a suo tempo smentiti, vengono riproposti come prova di incidenti di percorso. Non varrebbe la pena di occuparsene se non a titolo terapeutico: disintossicare dai luoghi comuni. E didattico: distinguere tra bufale e Ricerca".
Sarà considerata "spazzatura spaziale" anche l'articolo di oggi del Corriere della Sera?