Come trasformare un asteroide in un'astronave, parte prima

La NASA finanzia uno studio di fattibilità per trasformare gli asteroidi in astronavi grazie all'uso della stampa 3D. Intanto ecco gli aggiornamenti sull'asteroide che ieri è passato vicino alla Terra.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Gli asteroidi che minacciano la Terra ormai sono un cliché della fantascienza, ma come abbiamo visto più volte potrebbero rivelarsi anche delle risorse utili, utilissime. Una doppia faccia che emerge più che mai in questi giorni, in cui si sono avvicendate due notizie: un asteroide che è passato a 153.000 km dalla Terra (meno della metà della distanza Terra-Luna), e la NASA che studia il modo per trasformare gli asteroidi in astronavi.

2016 LT1

Ieri sera alle 22:25 ora italiana il piccolo asteroide 2016 LT1 è passato vicino alla Terra. Non ha costituito una minaccia, anche perché ha un diametro di 6 metri circa. In molti hanno messo l'accento sul fatto che ci siamo accorti della sua presenza solo il 4 giugno, nonostante l'intensa attività di monitoraggio da parte di migliaia di centri di osservazione in tutto il mondo.

Il nostro consulente Luca Buzzi dell'Osservatorio Astronomico Schiaparelli di Campo dei Fiori ci ha spiegato che il motivo per il quale questo asteroide è stato visto solo all'ultimo momento è che è talmente piccolo che è difficilissimo da vedere, "bisognerebbe fare una foto di tutto il cielo ogni notte, e calcolando che i telescopi hanno campi ristretti, ci vorrebbero migliaia di foto ogni notte. Per questo ci sono migliaia di asteroidi così piccoli che ogni settimana passano fra la Terra e la Luna e non ce ne accorgiamo".  

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D'altra parte, date le dimensioni, non avrebbe fatto danni. "Sarebbe esploso al contatto con l'atmosfera e per gravità sarebbero caduti a terra dei pezzettini senza fare danni. Un episodio simile è avvenuto il 2 giugno in Arizona, dove si è vista una luminosa stella cadente con una scia di fumo. Queste cose capitano spesso e non sono motivo di allarme".

Dallo scampato allarme passiamo all'idea avveniristica della NASA. L'attenzione sugli asteroidi è alta perché Oltreoceano ci sono molte aziende che non vedono l'ora di mettere le mani sui minerali contenuti in queste rocce spaziali. Il problema riguarda i costi: è economicamente molto impegnativo inviare una sonda nello Spazio per catturare ogni asteroide.

asteroid spacecraft project rama

Ecco perché Made In Space, azienda specializzata nella stampa 3D con sede a Mountain View, si è chiesta "perché non fare in modo che siano gli asteroidi a venire da noi?" Non a schiantarsi sul pianeta ovviamente!

Il come è piuttosto semplice a dirsi: con un concept chiamato RAMA (Reconstituting Asteroids into Mechanical Automata), che prevede l'impiego della stampa 3D per trasformare gli asteroidi in veicoli autonomi volanti.

made in space rama diagram

Sembra un'idea appena uscita da un romanzo di Kim Stanley Robinson: un veicolo spaziale robotico vola su un asteroide, preleva le risorse minerarie che gli servono per lavorare, quindi le usa per stampare in 3D propulsori e sistemi di navigazione. Questi, installati nella direzione opposta di marcia, spingerebbero gli asteroidi verso l'avamposto minerario più vicino per la lavorazione. A questo punto il veicolo spaziale originario volerebbe verso il successivo asteroide, e così via.

Di idee prese che sono passate dalla fantascienza alla scienza ne abbiamo viste, e questa non fa eccezione: gli ideatori hanno incassato un finanziamento di 100.000 dollari tramite il programma Innovative Advanced Concepts della NASA per gli studi preliminari di fattibilità da condurre nei prossimi 9 mesi. Se saranno positivi potranno partecipare al Phase 2 NIAC, che prevede 500.000 dollari di fondi in due anni per l'ulteriore sviluppo del concept. Vi terremo aggiornati!