Commissione UE: ecco le 7 priorità per l'Agenda Digitale

Il vice presidente Neelie Kroes ha svelato le 7 nuove priorità dell'Agenda Digitale 2013/2014. Su tutte aumentare gli investimenti nel broadband e massimizzare i contributi per il digitale a favore del recupero dell'Europa.

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a cura di Dario D'Elia

La Commissione Europea oggi ha fissato le nuove 7 priorità per l'Agenda Digitale 2013/2014. Il vice presidente Neelie Kroes ha spiegato in conferenza stampa che il 2013 sarà un anno chiave perché ormai l'economia digitale ha un livello di crescita del 700% superiore rispetto al resto: non si può perdere tempo e rischiare di perdere il treno. "Le mie priorità fondamentali sono di aumentare gli investimenti nel broadband e massimizzare i contributi per il digitale a favore del recupero dell'Europa", ha dichiarato Kroes.

Le stime indicano che una piena implementazione dell'Agenda Digitale consentirebbe di incrementare il prodotto interno lordo europeo del 5%, quindi praticamente di 1500 euro a persona, per i prossimi 8 anni. "In termini di forza lavoro, fino a 1 milione di posti digitali rischiano di rimanere vuoti entro il 2015 senza un'azione pan-europea, mentre 1,2 milioni di posti potrebbero essere creati grazie allo sviluppo dell'infrastruttura", si legge nella nota ufficiale. "Questo porterebbe a 3,8 milioni di nuovi posti di lavoro attraverso l'economia a lungo termine".

Kroes

Le nuove sette priorità sono:

1) Creare un nuovo e stabile ambiente regolatorio per il broadband. Si parla di 10 iniziative per il 2013 fra cui forti raccomandazioni per un accesso non-discriminatorio alle reti, una nuova metodologia per stabilirne i prezzi di accesso, neutralità della rete, servizi universali e riduzione dei costi civili per lo sviluppo.

2) Nuove infrastrutture per i servizi digitali pubblici attraverso Connecting Europe Facility. Grazie al sostengo del Consiglio, la commissione accelererà lo sviluppo di servizi digitali come la firma elettronica, la mobilità delle imprese, la giustizia online, la sanità elettronica e le piattaforme digitali per la cultura (come Europeana). Da rilevare infatti che solo gli appalti pubblici elettronici (eProcurement) potrebbero far risparmiare 100 miliardi di euro l’anno, mentre grazie ai servizi di eGovernment i costi amministrativi potrebbero essere ridotti del 15-20%.

3) Avvio di una grande coalizione per i posti di lavoro e le competenze digitali. La Commissione coordinerà azioni nel pubblico e privato per aumentare le attività di formazione IT, creare più legami fra business ed educazione, promuovere le certificazioni e favorire la standardizzazione dei profili di lavoro. Senza contare le agevolazioni per le startup.

4) Proposta per una strategia e una Direttiva sulla cyber-sicurezza europea. La Commissione si impegnerà per stabilire uno standard minimo comune di sicurezza per i paesi membri, inclusa una piattaforma online per prevenire e rispondere agli attacchi esterni.

5) Aggiornamento del quadro regolatorio europeo sul copyright. Si punta a un confronto con tutte le parti in causa per giungere a una nuova norma da votare nel 2014.

6) Accelerare sul cloud computing facendo leva sul potere di acquisto del settore pubblico. La Commissione porterà avanti azioni pilota che stimoleranno il pubblico nella creazione del più grande mercato ICT cloud del mondo, smantellando le attuali fortezze nazionali e percezioni negative dei consumatori.

7) Avviare una nuova strategia per l'industria elettronica. La Commissione proporrà nuova strategia industriale per la micro e nano elettronica per incrementare l'attrattiva europea sul fronte degli investimenti legati alla progettazione e alla produzione, nonché la sua quota nel mercato globale.