Panasonic Lumix DMC-FT4

Panasonic Lumix DMC-FT4, Pentax Optio WG-II, Sony DSC-TX20: in test tre fotocamere, che completano una comparativa in due parti. Quale sarà il miglior prodotto per l'estate 2012?

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a cura di Tom's Hardware

Panasonic Lumix DMC-FT4

La Panasonic Lumix FT4 rimane fedele all'impostazione della capostipite FT1 che - prima rugged dall'aspetto "normale" - ne ha decretato il successo, obbligando i concorrenti ad adeguarsi. In particolare, lo riportiamo a titolo di curiosità, la FT4 è di fatto indistinguibile dal modello precedente FT3, per la quale valgono quindi identiche considerazioni.

Il corpo macchina quasi interamente in metallo (è in plastica solo la parte superiore con il ricevitore GPS) restituisce immediatamente un'eccellente impressione di solidità. Nella parte anteriore è stato ricavato un accenno di impugnatura, ma privo di inserti antiscivolo, così come manca un vero e proprio appoggio per il pollice. L'apertura dello sportellino che copre vano batteria e memory card, sulla destra, è protetto da un blocco contro le aperture accidentali.

Ben spaziati i pulsanti principali sul dorso, soprattutto i due principali deputati allo zoom, che risultano facili da azionare in ogni situazione. Ragionevolmente pratico anche il PAD posteriore per navigazione e accesso ai menu, mentre non ci pare molto razionale la posizione privilegiata del pulsante playback, che non è certo un comando primario e avrebbe quindi potuto essere sistemato lontano dai comandi "operativi".

Il sensore è un CCD da 12 Mpixel (4000x3000 pixel), in formato 1/2.3" come tutti i concorrenti di questa prova. Da sottolineare che la risoluzione è inferiore rispetto a modelli meno pregiati come la FT10 (2011, 14 Mpixel) o la FT20 (2012, 16 Mpixel), a favore di un miglior comportamento ad alti ISO. La gamma di sensibilità è, peraltro, comune a tutta la recente famiglia: da 100 a 1600 ISO in modalità standard, che possono essere portati in caso di emergenza fino a 6400 ISO usando la modalità Alta sensibilità che abbassa la risoluzione a 3 Mpixel. In questo caso, si paga ovviamente un forte dazio al rumore.

L'ottica usa l'ormai imprescindibile schema a zoom interno ripiegato che assicura grande robustezza (non sporge nulla dal profilo del corpo macchina). L'escursione focale va da 28 a 128 mm, per uno zoom complessivamente pari a 4,6x. La focale parte da un buon grandangolo, che eguaglia quello delle comuni compatte non "corazzate". L'apertura massima, f/3.3-5.9, è allineata alla concorrenza, giusto un poco più luminosa della media in posizione grandangolo.

La messa a fuoco è a 23 aree con possibilità di selezionare il punto singolo, funzione tracking focus e riconoscimento del volto, utilizzata per ottimizzare tanto AF quanto esposizione. Complete le possibilità di scatto, che prevedono anche un programma completamente manuale. Naturalmente, non è la soluzione più pratica del mondo. Non lo è nemmeno su un corpo reflex, figurarsi su un corpo come questo, in cui per passare dalla sezione dei tempi a quella dei diaframmi bisogna premere il piccolo pulsante DISP. In ogni caso, si tratta di un passo avanti che contribuisce a espandere le possibilità d'uso di questa rugged.

Disponibili poi, naturalmente, anche i programmi automatici P, il sempre efficace iA di Panasonic e 20 modalità predefinite in tutto. Alcune di queste (sport, neve, spiaggia, sub, miniatura e 3D) sono raggiungibili già dal primo livello di menu, a cui si accede tramite pulsante dedicato MODE, e risultano pertanto ben fruibili, a differenza di molti altri modelli in cui decine di modalità scena troppo simili tra loro si affollano allo stesso livello. In generale, il menu di questa FT4 è funzionale e ben organizzato.

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La registrazione video, è Full-HD a 25 fps con codifica MPEG4. Lo schermo è un TFT 2,7" da 230.000 punti, risoluzione un po' deludente rispetto tanto ad alcuni concorrenti in questa rassegna quanto all'attuale media delle compatte non rugged. La fotocamera integra GPS, bussola elettronica e barometro, il che rende possibile memorizzare informazioni su posizione, direzione e altitudine (o profondità) del luogo di scatto, portando un po' oltre le possibilità di geo-localizzazione delle immagini.

Ai massimi livelli anche la robustezza: la FT4 sopporta cadute da 2 metri di altezza secondo lo standard MIL 810F Method 516.5, resiste a immersione fino a 12 metri e a temperature fino a 10°C sottozero. Venti megabyte di memoria interan si sommano allo slot per schede SD/SDHC/SDXC. La batteria ricaricabile offre un'autonomia di 310 scatti secondo lo standard CIPA.