Il diritto di recesso e le conseguenze in caso di inadempimento

Secondo di tre articoli dedicati alle nuove regole sugli acquisti e i contratti a distanza.

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a cura di Tom's Hardware

Il diritto di recesso e le conseguenze in caso di inadempimento degli obblighi informativi posti in capo al professionista

Il diritto di recesso spetta al consumatore che ha stipulato un contratto a distanza (anche online) o negoziato fuori dai locali commerciali. Egli potrà recedere dal contratto entro 14 giorni, che decorrono dal momento in cui riceve il bene oppure, per i contratti di servizi, dalla data della stipula del contratto. In ogni caso, l'esercizio del diritto non è subordinato all'esplicazione di alcuna motivazione né all'applicazione di alcuna penalità.

Il professionista deve comunicare al cliente le condizioni, i termini e le procedure per l'esercizio del diritto; a tal fine deve anche mettere a disposizione un modulo precompilato in aderenza al modello standard allegato al Codice del consumo. Il consumatore deve essere previamente informato dei costi eventuali che dovrà sostenere per la restituzione dei beni in caso di recesso, se non possono essere normalmente rispediti a mezzo posta.

Per i contratti di fornitura di energia elettrica, acqua e gas, il consumatore può chiedere di iniziare l'esecuzione delle prestazioni nella pendenza del termine per il recesso, ma in caso di esercizio del diritto sarà comunque responsabile del pagamento di costi quantificati nell'importo proporzionale a quanto è stato fornito fino a quel momento.

L'inadempimento del professionista dei propri obblighi informativi riferiti al recesso determina un rilevante prolungamento del termine che il consumatore ha a disposizione per esercitare il diritto; questo è stato oggi fissato in 12 mesi.