Passare a dischi rigidi più capienti

Con i computer, come con qualsiasi altro dispositivo complesso, la prevenzione è il miglior modo di evitare guai. Seguendo questi primi consigli, probabilmente non avrete mai ragione di mettervi le mani nei capelli. Nella maggior parte dei casi, poi, si tratta di applicare un po' di senso comune, piuttosto che grandi competenze tecniche.

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a cura di Tom's Hardware

Passare a dischi rigidi più capienti

Se pensate di aggiornare il disco rigido, o di aggiungerne uno, considerate un modello da, almeno, 80 GB, che rappresenta, oggi, la dimensione minima, e costa meno di 40 euro. La maggior parte del prezzo, inoltre, la fanno il case e la scatola, quindi passare a capacità superiori non rappresenta un investimento particolarmente oneroso.

Per gestire lo spazio al meglio, poi, non bisogna dimenticare il software, come DoubleSpace o DriveSpace di Microsoft, o prodotti di terze parti. Queste applicazioni sono in grado di raddoppiare la capacità di un supporto, ricorrendo a codici che rappresentano i blocchi d'informazioni ridondanti, e agendo con un driver tra l'uscita del controller e la memoria, che riporta i dati alle dimensioni originali. I dati sono scritti e compressi su un supporto virtuale, che occupa una partizione fisica del disco rigido, e non sono direttamente leggibili senza l'uso di programmi di compressione.

Le versioni attuali di questi programmi, a differenza delle prime, sono piuttosto stabili ed affidabili. Con un processore potente e veloce, il tempo necessario a comprimere i dati è trascurabile, ma è anche vero che, con l'aumentare delle dimensioni dei dischi, usare questi programmi sembra davvero poco utile.