Introduzione, continua
TH: Beh, allora puoi dirci come il vostro cliente tipico?
Joanna: I nostri servizi sono pensati per chi vende i sistemi.
TH: Quindi per esempio i produttori di BIOS e le aziende alla ricerche di ambienti sicuri?
Joanna: Io enfatizzerei la parola "venditore" in questo caso, perché noi siamo molto interessati nella possibilità di cambiare la tecnologia. Secondo me l'evoluzione naturale della ricerca è offrire critiche costruttive e proposte di cambiamento, per migliorare le tecnologie che abbiamo a disposizione oggi. Quindi vorrei lavorare sia con i venditori di hardware (CPU/Chipset) che con il software (BIOS/OS), proprio perché alcune delle migliori nuove tecnologie funzionano al meglio solo se abbinate a software sviluppato appositamente.
TH: Qual è la configurazione del tuo sistema principale?
Joanna: Il mio desktop principale è un Mac Pro a otto-core (2 Intel Xeon a 2,8 GHz) con 16 GB di RAM e un bellissimo schermo Apple da 30". È la macchina più bella che ho mai avuto, sia per quanto riguarda l'estetica che l'esperienza della GUI.
Uso anche un MacBook un po' più datato (Santa Rosa, Core 2 Duo a 2,2 GHz, 4 GB di RAM) come macchina per usi generali. Ho rinviato l'acquisto di un MacBook unibody per aspettare il supporto a più di 4GB di RAM (almeno per la versione da 15", che preferisco). L'hardware Mac, in ogni caso, ha ancora dei punti deboli importanti: la mancanza di TPM, TXT, VT-d e il sistema OS X. Cerco di aggirare i limiti con la virtualizzazione, quando è possibile.
Uso anche alcuni PC, sia portatili che desktop, e devo dire che continua a sorprendermi constatare quanto sono brutti, accanto ai Mac. Una delle poche eccezioni è il Voodoo Envy 133, e spero che lo aggiornino presto con un nuovo chipset, perché potrebbe davvero diventare un acquisto interessante.
TH: Ultima domanda introduttiva. Qual è il tuo hobby non tecnologico favorito?
Joanna: Un passatempo non tech? Hmm, immagino che non conti programmare un robot a sei gambe autonomo basato su due micro controller AVR a 8-bit.