Curiosity aggiorna il firmware per l'esplorazione marziana

La NASA venerdì scorso ha avviato il previsto aggiornamento software della sonda Curiosity. Dalla versione per il volo ora si passa a quella per l'esplorazione, con più funzioni di spostamento e controllo del braccio elettronico. Si tratta di una sorta di update OTA.

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a cura di Dario D'Elia

La sonda Curiosity ha ricevuto un aggiornamento software che abiliterà tutte le funzioni terrestri. Venerdì scorso, come se fosse un comune smartphone, il piccolo rover ha iniziato a procedere con l'aggiornamento del suo sistema operativo che abiliterà tutte le azioni di movimento e controllo del braccio robotico. "Abbiamo progettato la missione fin dall'inizio con la possibilità di aggiornare il software in relazione alle esigenze di ogni fase della missione", ha confermato Ben Cichy, capo sviluppo software del Jet Propulsion Laboratory della NASA.

"La versione software di Curiosity, dedicata al volo, che sta usando al momento era concentrata sopratutto sull'atterraggio del veicolo. Include molte funzioni di cui non abbiamo più bisogno. Ci fornisce capacità base per gestire il rover sulla superficie, ma abbiamo programmato tutto affinché passasse a una versione del software ottimizzata per le operazioni di terra".

Prima foto a colori di Curiosity

Da rilevare che il pacchetto software è stato ricevuto durante il volo spaziale del Mars Science Laboratory verso il pianeta Marte. In pratica la sonda aveva già in memoria il firmware quando ha toccato Marte.

Ad esempio una delle nuove funzioni riguarda la possibilità di elaborare le immagini per individuare ostacoli. Si tratta di un notevole vantaggio per consentire al rover di programmare lunghi spostamenti in sicurezza. Fondamentali poi tutte le opzioni a disposizione per gli strumenti in dotazione al braccio robotizzato.

Il comitato di benvenuto su Marte

Il cosiddetto "trapianto di cervello" si completerà oggi, dopodiché il team di controllo sulla Terra saprà se tutto ha funzionato a dovere. In caso contrario si potrà procedere con il ripristino delle condizioni precedenti.

Intanto continuano ad arrivare nuove immagini, e solo fra un paio di settimane inizierà la vera e propria esplorazione del territorio marziano.