Cyber-lenti a contatto, le immagini sulla retina

Un gruppo di ricercatori di un'università statunitense sta progettando un modello di lente a contatto capace di proiettare immagini nel campo visivo di chi le indossa. Al momento la tecnologia è usata per applicazioni mediche, come il controllo del livello di zuccheri per i diabetici.

Avatar di Roberto Caccia

a cura di Roberto Caccia

I ricercatori dell'Università di Washington stanno sperimentando un modello di lente a contatto in grado di controllare lo stato di salute dell'occhio, o il livello di zucchero nel sangue, aiutando i malati di diabete. Ma queste nuove lenti potranno anche proiettare immagini direttamente nel campo visivo dell'utente, per consentire l'esperienza di realtà aumentata definitiva.

Nel 2008, Babak Parviz, un professore dell'Università di Washington a Seattle ha creato un prototipo di lente a contatto contenente un singolo LED rosso. Utilizzando la stessa tecnologia, ha creato una lente in grado di monitorare i livelli di glucosio nelle persone affette da diabete.

Forse i tempi in cui si potrà avere una vista "bionica" non sono così lontani...

Le lenti funzionano perché i livelli di glucosio nel fluido lacrimale sono gli stessi che si trovano nel sangue, rendendo possibile la misurazione continua senza la necessità di punture al pollice. Le informazioni sono poi trasmesse in wireless a un dispositivo portatile, che consente di gestire la dieta e il dosaggio dei farmaci in modo più accurato.

Lenti che contengono un'insieme di piccoli LED possono permettere di visualizzare informazioni digitali direttamente sugli occhi di chi le indossa, in un modo simile alle applicazioni di realtà aumentata che spopolano su smartphone e console.

Un tipo di lente a contatto speciale, usato per la cura del glaucoma

La sfida più grossa sarà far funzionare questa tecnologia su una lente a contatto, un dispositivo molto piccolo e attaccato all'occhio, senza problemi di messa a fuoco. Nel frattempo il laboratorio di Parviz ha già fatto qualche passo avanti, realizzando LED rossi e blu in miniatura, e creando lenti con ottiche 3D che ricordano gli occhiali usati per la visualizzazione di filmati in 3D stereoscopico.

Il prossimo passo è combinare l'ottica e i LED nella stessa lente, ma il professore è fiducioso che anche le immagini così vicine all'occhio possano essere messe a fuoco. "Non si dovrà necessariamente spostare l'attenzione per vedere l'immagine generata dalla lente a contatto", dice Parviz, "è come se apparisse semplicemente davanti a voi".

Il precursore degli occhi bionici, Terminator - Clicca per ingrandire

I LED saranno disposti in una griglia, e non dovrebbero interferire con la visione normale quando il "display" è spento. Il circuito sarà disposto attorno al bordo della lente, tuttavia qualcuno potrebbe non essere contento di sembrare un sosia di Schwarzenegger in Terminator. Ma a qualcun altro l'idea potrebbe piacere.