Microsoft sembra essere riuscita a individuare un escamotage per eludere la sorveglianza elettronica del governo statunitense: creare due data center in Germania e affidarne la gestione a Deutsche Telekom. Offriranno servizi cloud alla clientela europea con la garanzia che verranno rispettate le norme sulla privacy comunitarie. In pratica NSA e altri istituzioni saranno costrette a interloquire con Deutsche Telekom oppure Bruxelles.
"Penso che Microsoft sia giunta alla conclusione che non possa sfuggire dal fatto di essere un'azienda statunitense", ha dichiarato Carsten Casper, analista di Gartner. "Trovo che sia un comportamento più onorevole di altri provare a spostare i propri data center in Europa per tranquillizzare i clienti, ma quanto è giusto avere data center in questi paesi se puoi accedervi dall'estero senza particolari problemi?".
La questione di fondo è che con l'annullamento del patto "Safe Harbour" tra Stati Uniti ed Europa il confronto politico sull'argomento potrebbe durare troppo a lungo, danneggiando le attività industriali. Ecco spiegata quindi l'idea di affidare a un trust europeo (T-Systems di Deutsche Telekom) la gestione dei propri data center tedeschi. Ovviamente non è scontato che fili tutto liscio, perché Washington potrebbe avviare una querelle legale per dimostrare che i dati contenuti nei server comunque debbano finire sotto il cappello della legislazione statunitense.
Lo stesso che sta avvenendo per i server Microsoft situati in Irlanda: una corte di New York vorrebbe accedervi per ottenere le mail di un cittadino statunitense.
In sintesi l'intuizione e l'azione Microsoft è lodevole, ma saranno i tribunali a stabilire l'eventuale rispetto delle garanzie di privacy per i suoi clienti europei.
I nuovi server saranno operativi in futuro e probabilmente i servizi offerti saranno più costosi di quelli attuali.